Una giornata infinita che si è conclusa dopo otto ore di dibattito e sei di camera di consiglio: all’una del  mattino, infatti, la Corte di Cassazione ha emesso la sua sentenza su Calciopoli: Moggi prescritto per l’imputazione di associazione a delinquere, mentre viene annullata la sentenza per due frodi sportive poiché il fatto non sussiste. Giraudo prescritto per associazione a delinquere. Bertini, Dattilo e Mazzei assolti perché il fatto non sussiste. Rigetto del ricorso per De Santis per il quale viene confermata la condanna. Inammissibili i risarcimenti civili. Rinvio al giudice civile competente per l’eventuale risarcimento della Figc.

 

Di tutto il castello accusatorio iniziale, per lo meno nei confronti della Juventus, restano tre partite: Cagliari-Juventus e Juventus-Roma arbitrate da Racalbuto e Fiorentina-Bologna arbitrata da De Santis. La sentenza della Cassazione fa si che di Calciopoli restino solo condanne non in armonia tra l’altro con le assoluzioni avvenute dal 2006 ad oggi. Ora la palla potrebbe tornare alla Giustizia Sportiva: la Juventus non ha mai smesso di fare chiarezza sui fatti di quegli anni ed ha pronto, tramite i suoi legali, il ricorso all’articolo 39 per la revisione e l’assoluzione delle sentenze.