Brutta vicenda quella capace di scuotere quest’oggi Lisbona e l’intero calcio portoghese: stanno facendo il giro del web le immagini della testa insanguinata di Bas Dost, giocatore dello Sporting colpito sul cuoio capelluto dai suoi stessi pseudotifosi: durante l'allenamento dello Sporting Lisbona il centravanti olandese e i suoi compagni di squadra sono stati infatti aggrediti da una cinquantina di sedicenti supporters della squadra lusitana, introdottisi nel centro sportivo: una vera e propria spedizione punitiva nei confronti della squadra, "rea" di aver perso il treno Champions dopo l'ultima sconfitta in campionato contro il Maritimo.

Dopo aver fatto irruzione negli spogliatoi, il gruppo di esagitati, tutti incappucciati, avrebbe distrutto le attrezzature e colpito i giocatori dello Sporting lì per sostenere la seduta di allenamento: ad avere la peggio, assieme a Bas Dost, Jorge Jesus, William Carvalho e Rui Patricio.

Prime reazioni unanimi di sdegno: "Non ci sono le condizioni per andare avanti così", ha dichiarato Josè Mari Riccardi, membro del consiglio leonino, mentre Pedro Rosa, esperto di diritto sportivo, si dice convinto che i giocatori potrebbero ottenere facilmente la rescissione del contratto per giusta causa. "Chi ha causato questo e altri gesti si metta una mano sulla coscienza", ha tuonato Vera Ribeiro, la moglie di Rui Patricio.

Il club, nel frattempo, "condanna con veemenza quanto accaduto. Non possiamo tollerare in alcun modo atti di vandalismo e le aggressioni a giocatori, allenatori e componenti dello staff del club, sono episodi e atti criminali che non hanno nulla a che fare con la società. Lo Sporting non è e non può essere questo. Prenderemo tutte le misure necessarie per individuare i responsabili e far sì che vengano puniti come meritano".