Nato ad Ancona il 20 aprile del 1957, Andrea Agostinelli ha cominciato la sua carriera da calciatore professionista con la maglia della Lazio, squadra di cui è tifoso. Da lì, tante esperienze: Napoli, Atalanta, Mantova, Lodigiani, passando per Modena, Avellino e Lecce. Nel 1992 ha appeso gli scarpini al chiodo per passare 'dall'altra parte', sulla panchina. Fino all'ultima esperienza albanese, alla guida dello Skenderbeu, chiusa a gennaio dell'anno scorso. Aspettando con fiducia, com'è giusto che sia, la prossima avventura.

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#1 - La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?

"Sono in attesa di allenare, ho tanta voglia di stare sul campo come ho sempre fatto".

#2 - I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?

"Non li utilizzo tanto, solamente WhatsApp. Oggi sei quasi costretto a starci a contatto, ma diciamo che sono uno alla vecchia maniera: mi piace la mia privacy".

#3 - Una squadra, un compagno, un allenatore e un Presidente che ti è rimasto nel cuore

"Umberto Lenzini come presidente, Bruno Giordano come compagno, Luis Vinicio come allenatore. E poi ho nel cuore tre squadre: Lazio, Napoli e Atalanta".

#4 - Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?

"Ricordo con immenso piacere quando circa tre anni e mezzo fa, poco dopo la scomparsa di mio figlio, a Tirana i tifosi dello Skenderbeu mi dedicarono allo stadio una gigantografia con la scritta 'sempre con te'. Fu un momento molto toccante per me, lo porterò per sempre nel cuore".

#5 - In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?

"Preferisco l'interpretazione ai moduli. Amo un calcio molto propositivo, con i centrocampisti che si inseriscono per fare gol e i difensori che sanno giocare la palla e impostare da dietro".

#6 - Qual è la partita che avresti voluto giocare nella storia del calcio?

"Senza dubbio i derby tra Roma e Lazio. Dal punto di vista dell'allenatore, invece, direi in generale essere alla guida dei biancocelesti".

#7 - C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?

"Da allenatore capitai a Napoli proprio nell'anno più sfortunato, quello del fallimento. Per questo motivo non ho potuto dare il massimo".

#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana

"Strakosha".

#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana

"Koulibaly, il miglior difensore del campionato".

#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana

"Hamsik, si merita di chiudere quest'anno con un gol davanti ai suoi tifosi".

#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana

"Immobile, se recupera sarà decisivo".