"Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova"

Chi vi parla ha una ferma convinzione: Maurizio Sarri è l'allenatore giusto per la piazza di Napoli. Un uomo che è allo stesso tempo allenatore/tifoso ma anche allenatore/schermo, capace sia di motivare la piazza con discorsi vicini al popolo napoletano, ma allo stesso tempo sa tenere ben saldo il timone della nave nei momenti difficili, gettandosi in pasto ai media per difendere i propri giocatori. Il tutto condito da una preparazione e una conoscenza calcistica ben al di sopra della media, forgiata negli anni sui campi delle serie minori e messa in pratica nell'ultimo lustro con risultati via via sempre più sorprendenti, in un'escalation che lo ha portato a sfidare punto a punto una corazzata come la Juventus per il tricolore.

Fatta questa dovuta premessa (non affatto scontata visto che il futuro di Sarri è ancora avvolto nel mistero), proviamo ad analizzare la rosa del Napoli reparto per reparto, cercando di capire dove bisognerà intervenire nella prossima sessione di mercato per puntellare la squadra in alcuni ruoli chiave, provando così a colmare il gap con la Juventus.   

REBUS PORTIERE - Salutato Reina, promesso sposo del Milan, Giuntoli è da tempo al lavoro per trovare un sostituto all'altezza. Un ruolo delicato quello del portiere, tutt'altro che secondario negli schemi di Sarri visto che l'estremo difensore dev'essere necessariamente bravo con i piedi, oltre che dotato di buona personalità e carisma. Il cerchio sembra essersi ristretto ormai a due nomi: Rui Patricio e Leno. Il portoghese è il preferito di Sarri, sia per la lingua (non avrebbe problemi a comunicare con Mario Rui e con Albiol), sia per le doti di palleggio che per la grande esperienza internazionale (è titolare indiscusso del Portogallo). Il tedesco invece è il favorito della proprietà, sia per il forte appeal sulla piazza che per l'età (26 anni, 4 in meno di Patricio). A chi andrà la porta del Napoli? L'impressione è che entrambi siano nomi validi per il presente e per il futuro.

INCOGNITA KK - In difesa inutile girarci intorno: tutto dipenderà dal futuro di Kalidou Koulibaly. Se il difensore senegalese dovesse restare, allora il Napoli avrebbe decisamente meno problemi per il futuro, potendo contare in rosa su uno dei primi 5 difensori al mondo. Al suo fianco Albiol ha dimostrato ancora una volta la sua imprescindibilità, con la consapevolezza che il ritorno di Maksimovic dal prestito allo Spartak potrebbe far prefigurare una staffetta tra i due. Sulle fasce anche qui dipenderà dalle possibili cessioni di Hysaj e Ghoulam, entrambi molto ricercati in Premier, col Napoli che dovrà comunque già sostituire il partente Maggio. Sulla destra la prima scelta è sempre Vrsaljko dell'Atletico Madrid, già cercato a gennaio, mentre a sinistra il nome forte è quello di Grimaldo del Benfica, che in Portogallo danno già per fatto agli azzurri, dove andrebbe a duellare per il posto da titolare con Mario Rui. 

TUTTO SU ZIELU - Il centrocampo è forse il reparto che necessità di meno ritocchi per il prossimo anno, merito di un'eterogeneità di giocatori e di soluzioni che permette all'occorrenza anche cambi di modulo o accorgimenti tattici a partita in corso. Data per certa la permanenza di Hamsik ed Allan, discorso a parte merita invece il ruolo di regista dove Jorginho potrebbe essere sacrificato (direzione Manchester City) a fronte di un'offerta monstre. A quel punto Diawara diverrebbe il titolare e gli azzurri dovrebbero acquistare una valida alternativa (il preferito è Torreira, ma sono emersi ostacoli di natura contrattuale nella trattativa). Resta poi da chiarire il futuro di Rog, che potrebbe essere girato in prestito per mettere minuti nelle gambe, con Grassi pronto invece a tornare alla base per il ruolo di 6°centrocampista. Manca qualcuno? Ovviamente Zielinski, lasciato volutamente per ultimo: la stagione 2018-19 potrebbe essere quella della svolta per la sua carriera, specie in caso di spostamento sulla trequarti in ottica di un ritorno al 4-3-1-2, alla Sarri primo modello. È lì infatti che il Piotr sa essere devastante, ed è lì che infatti gioca in Nazionale con la sua Polonia, alle spalle del duo Milik-Lewandowski. Che il Mondiale in Russia sia il volano per la metamorfosi?

L'ANNO DI AREK - Veniamo infine al reparto offensivo, proseguendo sulla linea tracciata poco fa parlando di Zielinski: e se Sarri volesse tornare al 4-3-1-2 per dare nuovi stimoli ai suoi ragazzi? In quel caso uno tra Mertens e Callejon potrebbe essere sacrificato, sia per motivi tattici che contrattuali (su entrambi pende infatti una clausola abbordabile). Insigne accentrerebbe così il suo raggio d'azione diventando una seconda punta a tutti gli effetti, mentre il peso dell'attacco ricadrebbe tutto sulle spalle di Arek Milik, pronto ad una stagione da protagonista dopo il doppio infortunio al ginocchio subito quest'anno.

MISTER X - A quel punto il Napoli avrebbe bisogno di un altro bomber da puntellare l'organico, quel famoso mister X citato qualche settimana fa da De Laurentiis: da Iago Aspas del Celta Vigo a Marega del Porto a Moreno dell'Espanyol, ma tra tutti i nomi che girano ce n'è uno che si adatterebbe alla perfezione al progetto Napoli: Rodrigo Moreno Machaco. 27 anni, già nel giro della Nazionale spagnola, Rodrigo ha vissuto una stagione da incorniciare nel Valencia, condita da 19 gol (e ci siamo con l'indizio dato dal presidente) e 7 assist. Transfermarkt lo valuta 25 milioni, un investimento tutt'altro che eccessivo per uno dei bomber più interessanti della Liga spagnola, molto rapido nei movimenti e bravo a svariare su tutto il fronte offensivo, pronto sia a fare l'alternativa di lusso a Milik che a giocarci assieme, con Insigne alle loro spalle. 

Sarri, 4-3-1-2, fiducia a Zielinski e Milik e acquisti mirati come Rui Patricio, Vrsaljko, Grimaldo e Rodrigo. Non sarà una formula perfetta, ma è sicuramente un progetto stimolante per il nuovo Napoli 2.0.

Il possibile 4-3-1-2 del Napoli, stagione 2018/19

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