La stagione 2017-2018 non è ancora conclusa ma le attenzioni dei tifosi di tutto il mondo sono già rivolte al Mondiale di Russia. Piano piano i commissari tecnici stanno svelando le rose dei pre convocati, qualcuno ha già scelto i 23 sciogliendo tutti i dubbi come ad esempio il ct dell’Inghilterra Southgate. Peraltro molto curioso e particolare il modo in cui la Nazionale dei Tre Leoni ha presentato la rosa.

Non è sorprendente che Giampiero Ventura non abbia ancora sciolto tutti i suoi di dubbi. Il ct azzurro - che, ricordiamo, ha annunciato che comunque a fine Mondiale lascerà perché ferito dalle troppe critiche post qualificazione - ha chiamato 35 giocatori, quasi tutti reduci dalla sofferta vittoria con la Svezia a novembre e ha molti punti interrogativi, tra modulo e condizione non ottimale di alcuni elementi. Larga parte della stampa non vede ancora di buon occhio il 4-2-4 che invece per il tecnico genovese è la base da cui partire, tanto che nel comunicato gli esterni sono inseriti in un ruolo a parte. L’impressione generale è che Ventura andrà con il suo gruppo, con quelli che l’hanno portato in Russia anche se ci sono giocatori che danno l’idea di stare meglio, e che il 3-5-2 sia solo una soluzione estrema.

Vediamo ruolo per ruolo i convocati e le possibili scelte.

Portieri: Buffon, Donnarumma, Perin, Sirigu

Qui i giochi sono già fatti: a meno di infortuni degli altri tre, Sirigu sarà l’escluso. Buffon titolare e capitano inamovibile, Donnarumma pronto a raccoglierne il testimone.

Difensori: Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Florenzi, Rugani, D’Ambrosio, Romagnoli, Zappacosta, Caldara

Con Barzagli e Bonucci sicure colonne, il dubbio forte riguarda Giorgio Chiellini: le condizioni del difensore juventino verranno monitorate di giorno in giorno ma un recupero sembra comunque la soluzione più probabile. Il ko di Spinazzola priva invece Ventura di una valida alternativa a sinistra e fa crescere le chance di Zappacosta e D’Ambrosio, ora in ballottaggio per un posto visto che Darmian, De Sciglio e Florenzi sono certezze. Caldara sembra molto più indietro rispetto a Rugani e Romagnoli che lottano per la posizione di quarto centrale.

Centrocampisti: Verratti, Jorginho, De Rossi, Parolo, Pellegrini, Gagliardini, Cristante

Jorginho ha convinto il commissario tecnico dopo un lungo ostracismo e potrebbe anche essere lui il titolare accanto a Daniele De Rossi, pur nel centrocampo a 2. Verratti è certo di un posto mentre Parolo, complice l’infortunio dell’ultimo mese, potrebbe anche essere scavalcato da uno dei giovani in rampa di lancio. Pellegrini in questo momento in vantaggio rispetto a Gagliardini e Cristante, convocato obbligato per lo splendido campionato fatto con l’Atalanta ma mai utilizzato da Ventura durante le qualificazioni.

Esterni: Candreva, Insigne, El Shaarawy, Bernardeschi, Chiesa, Bonaventura, Verdi

Antonio Candreva è un fedelissimo del ct ma non ha chiuso in modo brillante - eufemismo… - la stagione. Potrebbe essere lui il grande escluso dai 23, specie se nei giorni di ritiro e nelle amichevoli Bernardeschi e Chiesa dovessero mostrarsi più in palla. Per il fiorentino vale lo stesso discorso fatto per Cristante: impossibile non metterlo nei 35 per quanto fatto in stagione. Il suo entusiasmo e la sua freschezza potrebbero essere fattori determinanti per la sua convocazione. Più indietro Verdi, che di fatto rappresenta una polizza assicurativa in caso di imprevisti. Particolare il caso di Bonaventura: è vero che è stato inserito tra gli esterni ma è altrettanto vero che è da mezzala che ha giocato la seconda parte della stagione diventando punto fermo del Milan. Potrebbe essere un jolly molto utile anche per cambiare modulo a gara in corso. Lorenzo Insigne è il padrone della fascia sinistra: il suo gol qualificazione contro gli svedesi ha cancellato tutte le incomprensioni tattiche e non solo con il ct. El Shaarawy, che ha chiuso la stagione in gran spolvero, sarà molto più che una riserva.

Attaccanti: Immobile, Belotti, Eder, Gabbiadini, Zaza, Cutrone

Fino all’ultimo Balotelli ha sperato in una chiamata in extremis ma Ventura è rimasto fermo sulle sue posizioni e sui suoi uomini. Ha fatto tuttavia un’eccezione per Cutrone che però pare il Sirigu dell’attacco: se proprio si fa male qualcuno allora dentro l’attaccante del Milan. Dietro anche Zaza, in calando dopo l’ottimo avvio stagionale che gli è valso il ritorno in azzurro. Immobile e Belotti sono i titolari, Eder e Gabbiadini sono le riserve: ci vorrà uno sconvolgimento clamoroso per far cambiare idea a Ventura.

Il girone con Argentina, Costa Rica e Giappone è insidioso ma non impossibile da superare. Passare le forche caudine della prima fase è l’obiettivo minimo dopo i fallimenti di Sudafrica e Brasile (dove proprio con la Costa Rica abbiamo perso, quindi massima attenzione). Per fortuna abbiamo evitato la catastrofe di non qualificarci al Mondiale! Ve lo immaginate? Una Coppa del Mondo senza l’Italia? Per carità! 

Non passa, non passa...

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