Umile, disponibile, dai toni pacati. E' l'uomo Guido Carboni, prima che l'addetto ai lavori, a colpire parecchio al primo approccio. Una carriera onesta da calciatore (tra le altre, Benevento, Empoli e Siena), una in fase di sviluppo da allenatore, con esperienze più che positive come quella a Viterbo. Molte volte chiamato in corso d'opera, al posto di colleghi di un certo lustro: Sarri ad Avellino, Moriero a Frosinone, Pillon a Empoli, Atzori a Siena, Fontana a Castellammare di Stabia. Aspettando l'occasione della vita, per imporsi ad altissimi livelli. Stavolta, però, sin dai nastri di partenza.


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#1 - La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?

"La mia vita da professionista va un po' a periodi, quest'anno qualche panchina l'ho rifiutata, mentre qualcosa che speravo accadesse in realtà non è successo. Ho visto tante partite, di Lega Pro e settori giovanili, soprattutto a Viareggio. Insomma, aspetto una chiamata per poter tornare in gioco".

#2 - I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?

"Sono senza dubbio il futuro per quanto riguarda i mezzi di comunicazione, ma ritengo che per sfruttarli al meglio bisogna affidarsi a professionisti, in modo da poter inviare agli utenti messaggi positivi ed evitare che si creino spiacevoli equivoci. Come molte volte accade anche a grandi allenatori".

#3 - Una squadra, un compagno, un allenatore e un Presidente che ti è rimasto nel cuore

"Il ds Marcello Carli è di sicuro uno dei migliori in Italia nel suo lavoro. Ma sono rimasto affezionato anche a Spalletti, con cui ho giocato a Empoli, così come a Di Francesco e Gautieri. Come presidente dico Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone. Nonostante l'esonero al mio secondo anno, visto che poi ammise pubblicamente di aver sbagliato nella sua scelta. Non un gesto che capita così spesso".

#4 - Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?

"Ricordo con piacere l'unica volta che da giovane giocammo nello stesso undici iniziale io e mio fratello Amedeo. Era una partita di Coppa Italia di Serie C, quel giorno nevicava parecchio, una giornata quasi surreale. Il bello è che da giovani la vera promessa ero io e non lui, avendo vinto un campionato a soli 17 anni. In realtà poi è stato Amedeo a fare una grandissima carriera".

#5 - In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?

"Ho utilizzato tanti moduli, del resto quando subentri in corsa devi anche saperti adattare alla situazione e ai giocatori che ti ritrovi. In generale, però, come modulo di partenza mi piace molto il 4-3-3, schieramento con cui ho fatto molto bene specie a Viterbo, con cui persi la finale playoff di C1 soltanto contro il Crotone di Gasperini".

#6 - Qual è la partita che avresti voluto giocare nella storia del calcio?

"Beh, mio fratello ha perso due finali di Champions, di cui una a Milano ai rigori contro il Bayern Monaco. Lui fallì il suo tiro dal dischetto, ma non lo tirò nemmeno male: fu Kahn a fare una grande parata. A volte però penso che, se ci fossi stato io al suo posto, non avrei mai tirato una botta secca come ha fatto lui. Io, da attaccante, l'avrei piazzata...".

#7 - C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?

"Rimpianti no, sono innamorato di questo lavoro, dall'età di nove anni corro dietro a un pallone. E quando ho sbagliato qualche scelta è stato sempre frutto della mia grande passione e mai per egoismo. Speso presto di avere l'occasione per dimostrare quanto posso dare a questo mondo".

#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana

"Alisson".

#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana

"Skriniar, come Alisson sta avendo una continuità di prestazioni impressionante".

#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana

"Barella, un grande talento".

#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana

"Antenucci, sta facendo un campionato incredibile".