Estati e sfortuna. Può essere definita soltanto in questa maniera la travagliata parentesi di Giuseppe Rossi con la maglia della Fiorentina. Prima vera esperienza da giocatore maturo nel nostro calcio, dopo quella a Parma nel 2007 durata appena sei mesi che gli valse principalmente la vetrina Villarreal. Cinque anni e mezzo in Spagna sono bastati a tutti per far capire che no, non si poteva aspettare ancora oltre per rivedere il suo talento all'opera davanti ai nostri palcoscenici. E così, a gennaio del 2013, la Viola sborsa 10 milioni di euro più 6 di bonus per portarlo via a titolo definitivo. Da lì, gioie e dolori. Gioie, come le 16 reti nel campionato 2013/2014 e una tripletta alla Juventus che resterà nella storia. Dolori, come il doppio gravissimo infortunio al ginocchio che, di fatto, ne ha pesantemente condizionato il prosieguo della carriera. Oggi Pepito sta provando a tornare ai suoi altissimi livelli. Servirà calma, prudenza, pazienza. Ma la voglia di spaccare c'è tutta. La chance gliel'ha data il Genoa. E chissà che non arrivi proprio contro la 'sua' Fiorentina quel ritorno al gol in Italia che manca ormai da quattro anni.
Difesa a tre composta da Aleandro Rosi (appena 4 presenze con la Fiorentina, tra gennaio e giugno 2015), Marco Andreolli (meteora giallorossa dopo l'ottima annata in B col Sassuolo) e Gian Marco Ferrari (solo di passaggio a Sassuolo nell'estate del 2017, tra Crotone e Sampdoria).
Centrocampo a quattro formato da Antonio Candreva (coi friulani la sua prima fugace esperienza in Serie A), Radja Nainggolan (dal Cagliari alla Roma per soli 9 milioni di euro), Mattia Valoti (cresciuto nel vivaio del Milan) e Adrian Stoian (28 presenze e 3 gol col Chievo).
Tridente completato da Alessio Cerci: due mezze stagioni piuttosto deludenti con la casacca rossonera, dopo la già incolore parentesi all'Atletico Madrid.
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.