Guido Vaciago è ormai da anni la principale firma di Tuttosport sulla Juventus e, di riflesso, dell'intero giornale. Sempre attento alle vicende bianconere, ha un passato in radio e uno mancato come musicista, come ci racconta lui stesso in questa chiacchierata. Partendo, però, dalla stretta attualità.

#1 - Che idea ti sei fatto di questo campionato?

E’ stato il campionato più bello degli ultimi dieci anni. Merito di Juventus e Napoli, strepitose nel tenerlo vivo alla penultima giornata rovesciando più di una volta le sensazioni su chi avrebbe prevalso. Alla fine ha vinto ancora la Juventus, dimostrando di essere più forte di testa e più ricca di fuoriclasse. Ma anche se Allegri poteva giocarsi il jolly Douglas Costa nei momenti critici, credo che il fattore determinante sia davvero stata la maggiore concentrazione della Juventus. Trovo stucchevoli le polemiche sull’ormai famigerata espulsione di Pjanic, perché al di là di qualsiasi cosa si possa pensare di Inter-Juventus, il Napoli ha perso con la Fiorentina e pareggiato con il Torino, dimostrando una debolezza psicologica che se non viene superata sarà un limite invalicabile fra gli azzurri e lo scudetto. Fantastico invece il campionato di Roma e Lazio, brave anche nelle Coppe. Da applausi l’Atalanta: ripetersi, facendo strada anche in Europa League, è roba da grande squadra.

#2 – Chi, tra squadre e giocatori, ti ha sorpreso di più?

La Lazio sorprende perché tutti la davano “indebolita” e invece… Per quanto riguarda il giocatore dico Dawid Kownacki, la punta polacca della Samp, profilo molto interessante.

#3 - Quando e come è nata la passione per il giornalismo sportivo?

Al Liceo, quando ho dovuto affrontare la dura realtà, ovvero che non sarei mai diventato un grande chitarrista metal. Divoravo le storie di ciclismo sui libri di Brera e Fossati, morendo dalla voglia di usare la scrittura come mezzo per raccontare qualcosa alla gente. In quel momento è scoccata la scintilla. Da lì la consueta trafila di collaborazioni, stage, eccetera iniziata nel 1993 fino all’assunzione a Tuttosport nel gennaio del 2000 che lo ha fatto diventare il mio lavoro.

#4 - In questi anni c'è un aneddoto curioso che ti è capitato?

Se non sono allo stadio e seguo la partita della Juventus alla tv mi piace sentire la radiocronaca più della telecronaca, soprattutto se c’è Francesco Repice. Ovviamente il segnale della radio arriva con una manciata di secondi di anticipo sulle tv via satellite e quindi posso effettuare profezie micidiali. Un giorno un direttore (mai svelerò il suo nome) mi aveva chiamato nel suo ufficio durante una partita, non si rende conto del piccolo auricolare che avevo e mi chiede delucidazioni sulle pagine. Nel frattempo la Juventus segna, io lo sento in anticipo, mi giro verso la tv e dico: attento guarda lì che c’è “tizio” libero se gliela passano fa gol. L’azione l’avevo sentita alla radio e si è materializzata sul video. Il direttore era strabiliato per la mia competenza… Solo in una successiva riunione, fra non pochi sberleffi, gli venne rivelata la verità.

#5 - Quale evento sportivo ti sarebbe piaciuto o ti piacerebbe seguire?

Facile: un Tour de France o una Roubaix. Purtroppo mi sono occupato molto fugacemente di biciclette, fagocitato prestissimo dal pallone.

#6 - Che rapporto hai con i social?

Lui uso per lavoro e basta, ma interagisco molto con le persone che vogliono, educatamente, confrontarsi con me. Ho solo un profilo Twitter e l’unico off topic rispetto al lavoro è il rock, soprattutto quello hard.

#7 - C'è un collega di una testata concorrente che ammiri e con il quale vorresti lavorare?

Urca, questa è diplomaticamente molto insidiosa… Diciamo che vorrei riuscire a lavorare ancora con Alvaro Moretti, ora vice direttore del Messaggero e mio “fratello” a Tuttosport o con Alessandro Bocci, ora al Corsera, uno dei miei maestri.

#8 - Passiamo ai consigli per i fantallenatori in vista del prossimo turno: iniziamo dai portieri

Alisson e Sirigu.

#9 - Il secondo consiglio riguarda il difensore

De Vrij e Caldara.

#10 - A centrocampo invece?

Pjanic e Hamsik.

#11 - Infine diamo un consiglio per l'attacco

Higuain e il Cholito Simeone.