Mano tesa a Gianluigi Buffon, finito nell’occhio del ciclone dopo il durissimo attacco all’arbitro Oliver nel dopo partita di Real-Juve anche da parte dell’ex compagno Leonardo Bonucci: “In Europa è stata una settimana ricca di emozioni sono molto contento per la Roma e dispiaciuto per la Juventus perché fare tre gol al Bernabeu non è una cosa da tutti i giorni”, ha risposto a Premium Sport il difensore del Milan, finalista in Champions lo scorso anno a Cardiff assieme ai bianconeri. “Poi c’è stato questo episodio dubbio nel finale, ma hanno dimostrato di essere all’altezza. Il calcio è fatto di episodi che possono capitare. Sì, ho pensato ‘meno male che non sono lì’ quando ha fischiato il rigore, perché forse non avrei saputo tenere a freno i miei istinti”.

Poi l’argomento Milan, a cominciare dalla sua esultanza sugli spalti (Bonucic era squalificato, ndr) alla grande parata di Donnarumma su Milik nel finale della gara contro il Napoli: "Per noi era importante un punto ieri e ho esultato alla parata di Gigio come se avesse fatto un gol, perché di fatto è valsa come un gol. Sono stato fortunato ad avere come compagno Buffon che è stato il più migliore della storia del calcio e ora gioco con Gigio che può diventare uno dei più forti. Deve restare leggero, non sentire le pressioni perché solo così può crescere. Più stupito dalla rovesciata di Ronaldo o dalla parata di Donnarumma? Sono stati due grandi gesti tecnici".

Sul campionato dei rossoneri: ”Stiamo crescendo, abbiamo avuto un po’ di difficoltà nei primi mesi ma adesso ha iniziato a gattonare. Il momento più difficile sono stati i primi mesi, non capivamo dove erano gli errori e non miglioravamo, poi fortunatamente siamo cresciuti e abbiamo iniziato una rincorsa in cui abbiamo speso molte energie. Non mi aspettavo di essere terzi nel girone di ritorno, ma ci speravo. Significa che stiamo facendo bene e che stiamo diventando ancora più squadra per fare il salto di qualità". 

Sulla maggiore tenuta difensiva con Gattuso: "Come dico sempre la difesa non è composta solo dai quattro difensori, bisogna parlare di fase difensiva. Perché quando un attaccante è a 20 metri da noi difensori, si riduce lo spazio per gli altri e agevola il nostro compito. È merito di Gattuso che ci ha inculcato questo modo di difendere e di cercare trame di gioco che ci hanno permesso di essere terzi nel girone di ritorno".

Sul prossimi avversario, il Torino di Mazzarri: "Si sono ripresi alla grande, ora sono una squadra, esprimono un buon calcio e dovremo stare attenti. Ma abbiamo l’obbligo di vincere".