Svegliarsi da un incubo, è capitato a tutti, è una delle sensazioni più belle dell'esistenza. Tutte le preoccupazioni che fino a qualche secondo prima sembravano così vere e tangibili svaniscono. Ci sta provando l'Udinese a vivere questa sensazione, ma al momento non ci riesce. E pensare che una vittoria basterebbe davvero a regalare questa emozione, a trasformare tante perplessità in una quasi totale certezza di salvezza e maggiore tranquillità. Ciò si riflette anche nei drammi che ogni giornata affliggono i fantallenatori che hanno puntato forte sui ragazzi bianconeri, finiti in una spirale di risultati negativi che al momento sembra senza fine.

Jordan Veretout spiazza Albano Bizzarri dal dischetto (getty)

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Un 2018 che stenta a decollare quello dell'Udinese di Massimo Oddo, che aveva chiuso lo scorso anno solare con una striscia esaltante di 5 vittorie di fila, con quell'ultimo gol di Lasagna a Bologna manifesto di un gioco scoppiettante, a tratti irrefrenabile. Il 2018 invece è stato denso di cadute, scivoloni e mezzi passi falsi, a cominciare dal pari con il Chievo, passando per gli altri 3 pareggi contro Spal e Milan e la vittoria di Genova, prima della striscia di 8 sconfitte consecutive, la peggiore della storia del club friulano. Dolori arrivati dalla partita dello Stadio Grande Torino, dove i bianconeri si sono prima visti annullare con il VAR un gol regolare di Barak e poi hanno perso per infortunio Kevin Lasagna, un'assenza che si preannunciava pesante, ma che i numeri hanno evidenziato essere più incisiva di quanto si potesse pensare.

Numeri che hanno fatto dell'Udinese, per distacco, la peggior squadra della serie A per rendimento nelle ultime 10 giornate, con solo due punti portati a casa a fronte di 2 pareggi e, appunto, 8 sconfitte. La domanda sorge spontanea: "Quale è la vera Udinese?". Difficile dare una risposta, perché è passato poco tempo tra la cavalcata di 5 vittorie e quella di 8 sconfitte, e i vari Barak, De Paul, Samir, Widmer, hanno calato drasticamente il loro rendimento, diventando loro malgrado lontani parenti di quelli che nel 2017 avevano portato a casa bonus e voti altissimi, soprattutto dopo l'avvento di Oddo in panchina. L'assenza dell'attaccante ex Carpi per due mesi si è sentita e non poco, come si evince dal dato dei gol fatti: KL15 da solo è andato più volte in rete di tutto il resto del parco attaccanti (8 contro i 7 a firma De Paul, 4, Maxi Lopez, 2, Perica, 1, e i partenti a gennaio Matos, Bajic, Ewandro, 0). Il guizzo, bello quanto vano, contro la Lazio ne è stato la controprova. Anche la prestazione di alcuni altri giocatori lo è stato. Perché Lasagna catalizza il processo della manovra bianconera e fa giocare meglio anche gli altri, da Maxi Lopez a Jankto, passando per Barak e Adnan.

Kevin Lasagna esulta con Andrija Balic e Antonin Barak (getty)

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E sono ormai lunghissimi i tempi di attesa di chi ha puntato su questi giocatori. Se a Lasagna è bastata una partita dal rientro in campo per segnare l'ottavo gol stagionale, Rodrigo De Paul non segna dal 17 dicembre contro l'Inter (e su azione addirittura da un anno, era il 9 aprile, Udinese-Genoa 3-0); Maxi Lopez non va in rete da 20 partite (peggior striscia per lui in carriera), e Perica non esulta dal 22 ottobre 2017, quando aprì le danze in Udinese-Juventus 2-6. Mancanza del giocatore chiave per due mesi, mancanza di reazione ai momenti difficili e tanti errori individuali hanno scagliato l'Udinese nel buio più nero, con 8 sconfitte consecutive, sempre condite da 2 gol subiti, con la miseria di 3 gol fatti (Fofana contro il Sassuolo, Lasagna contro la Lazio e autorete di Silvestre contro la Samp).

Maxi Lopez contrasta Lucas Leiva (getty)

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Oddo cercherà di uscire dall'impasse e lo farà nella delicatissima sfida contro il Cagliari alla Sardegna Arena. La squadra contro la Lazio, fino al gol (discusso) di Immobile, aveva tenuto in scacco gli uomini di Inzaghi, quindi le potenzialità di uscire dalla crisi ci sono, ma con il Napoli nell'infrasettimanale all'orizzonte, vien da sé che in Sardegna perdere sarebbe davvero drammatico, contro un'altra squadra in difficoltà e in ritiro come i bianconeri. Il calendario, ostico, si ammorbidirà, con 5 partite su 7 contro squadre della parte sinistra della classifica (trasferte a Cagliari, Verona e Benevento, in casa contro Crotone e Bologna); motivo in più per dare un'altra chance ai giocatori bianconeri al fantacalcio. Forse rientrerà Fofana, che può dare ulteriore sprint a un centrocampo in cui sta mancando terribilmente il miglior Barak. L'impressione è di un'Udinese che ripartirà dal nuovo assetto difensivo visto contro la Lazio, con Samir che sembra ok dopo lo scontro con Felipe Anderson, ancora con un sempre più sorprendente Stryger Larsen sulla destra (che sta attirando attenzioni di squadre importanti e relegando per ora in panchina Silvan Widmer) e con la conferma della coppia Maxi Lopez-Lasagna, per tornare a sorridere dopo un periodo terribile, sfruttare il momento non felice nel rendimento casalingo della squadra di Diego Lopez, e provare a svegliarsi da questo incubo iniziato otto partite fa, e che il duro calendario (che ora, Napoli e Inter a parte, sarà, sulla carta, in discesa) ha reso così lungo e indigesto. 

Massimo Oddo e il suo vice Marcello Donatelli prima del fischio di inizio di Udinese-Fiorentina (getty)

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