IL TORNEO - Si disputava la stagione 1988/89 del campionato di serie A, quando nel mese di novembre il calendario programmava il big match tra Juventus e Napoli, due formazioni farcite di campioni ed in lotta per la conquista dello scudetto.

La partita fu la più scoppiettante della sesta giornata, caratterizzata da azioni spettacolari e da ben 8 goal complessivi, a conferma di quante stelle ci fossero in campo quel giorno sul rettangolo verde del  Delle Alpi.

LA PARTITA - La Juve di mister Dino Zoff da una parte ed il Napoli di Ottavio Bianchi dall'altra, con il calcio italiano che all'epoca prevedeva un numero di stranieri limitato.

Nella Juventus quel giorno ne giocarono tre (Rui Barros, Zavarov e Laudrup), mentre nel Napoli solo due (Careca e Maradona), in un match elettrizzante e ricco di emozioni.

Il primo tempo si chiuse sul clamoroso 0-3, con un Napoli determinato e che sbloccò il risultato con Carnevale, quindi ci pensa Careca con una doppietta prima dell'intervallo, ma nella ripresa esce fuori tutto l'orgoglio dei bianconeri.

Galia accorciò con la rete dell'1-3, quindi il russo Zavarov firmò il 2-3 con eleganze, ma in contropiede il Napoli si portò sul 2-4 grazie a Careca (tripletta per il brasiliano), infine un rigore per parte con De Agostini e Renica, sanciscono il clamoroso 3-5.

IL TABELLINO


JUVENTUS - NAPOLI 3-5 (0-3)

MARCATORI: Carnevale 3', Careca 30', Careca 44', Galia 48', Zavarov 55', Careca 58', De Agostini R 77', Renica R 85'.

JUVENTUS (4-3-1-2): Tacconi, Favero, De Agostini, Galia, Brio, Tricella; Marocchi, Rui Barros; Zavarov; Altobelli, Laudrup I. All. Zoff.

NAPOLI (4-3-3): Giuliani, Ferrara, Francini, Corradini, Renica; Fusi, Crippa, De Napoli; Careca, Maradona, Carnevale I. All. O. Bianchi.

IL PROTAGONISTA

Assoluto protagonista di quella incredibile partita fu senza dubbio il brasiliano Careca, centravanti del Napoli di Bianchi, che il patron Ferlaino aveva acquistato dal San Paolo nell'estate 1987 per la cifra di 4 miliardi di lire.

Attaccante dalla buona prestanza fisica, Careca era anche il centravanti della nazionale brasiliana, mentre nel Napoli era il terminale offensivo delle grandi giocate di Diego Armando Maradona.

Quel giorno a Torino, il centravanti carioca fu il grande mattatore, con una doppietta nel primo tempo e quindi nella ripresa corona la sua prestazione con la tripletta, dopo uno spunto sulla destra di Nando De Napoli.

L’EREDE– Nel Napoli targato Maurizio Sarri è quello del centravanti Milik il profilo che più si avvicina al carioca Careca, anche se non è certo facile diventarne il degno erede; diversi i guai fisici che spesso hanno frenato Milik, tuttavia il senso del goal non gli manca affatto.