L'occasione per la Sampdoria di Giampaolo è unica, irripetibile e impossibile da fallire. Il Doria vede l'Europa, ha appena osservato la Dea vincere a Benevento e teme che Milan e Fiorentina possano allungare. Per sperare almeno nel preliminare si deve vincere e convincere, soprattutto se stessi, che l'obiettivo sia alla portata. A Genova arriva il Bologna di Donadoni, a pari punti proprio col Genoa, con il quale condivide una classifica oramai "tranquilla", senza alcuna velleità europea e senza rischi di rimanere invischiati nella lotta per non retrocedere. I felsinei, da quando hanno iniziato a giocare solo in previsione della prossima stagione, hanno ricominciato a macinare punti e a infastidire ogni avversario. Non arrivano in Liguria per fare da comparsa, ma sanno bene che ogni errore verrà pagato a caro prezzo.

Tante novità nella Samp di Giampaolo che nel suo 4-3-1-2 schiera il rientrante Beresynski in difesa con Ferrari, Silvestre e Strinic. A centrocampo il trio formato da Praet, Torreira e Linetty. in avanti fuori Zapata, dentro il duo Quagliarella-Kownacki con Caprari, preferito a Ramirez in posizione di trequartista. 

Donadoni cambia modulo e ben 6 interpreti. Il 3-5-1-1 mascherato offensivamente in 3-5-2 vede Gonzalez, Helander e Romagnoli dinanzi a Mirante; Di Francesco e Masina esterni di centrocampo, il giovane Nagy, dopo il primo gol in Serie A, confermato al posto dell'infortunato Pulgar; in avanti Verdi alle spalle di Avenatti, al posto di Mattia Destro neanche in panchina a causa di un infortunio al ginocchio, alla ricerca di conferme e riscatto.

Dopo le formalità di rito, è tutto pronto, si parte. Passa appena una dozzina di minuti, il tempo di prendere le misure all'avversario che il doria si rende pericoloso, Caprari approfitta di uno svarione difensivo e tenta il destro a giro sul palo più lontano, ma la palla si spegne sul fondo a fil di palo. Novanta secondi più tardi Kownacki approfitta di un errore di Crisetig, ancora secondo palo e ancora fuori, ma questa volta il tiro del polacco era più un jolly da copertina, con non troppe pretese e possibilità di riuscita. Il Bologna prova a reagire ma il dialogo tra Verdi e Avenatti è sterile e non porta i frutti sperati. Dagli altri campi arrivano notizie sconfortanti per la Samp, i giocatori abbassano i ritmi e il Bologna ne approfitta ma Di Francesco è egoista nell'azione personale e trova solo un flebile tiro che, controllato da Viviano, si perde sul fondo. Alla mezzora romagnoli perde un pallone clamoroso al limite dell'area, lo raccoglie Quagliarella che si invola verso Mirante, supera l'estremo difensore e calcia a botta sicura trovando il ritorno d'orgoglio dello stesso Romagnoli che in scivolata chiude in angolo. Dopo lo spavento il Bologna reagisce, ma l'ottimo Di Francesco non è assistito dai compagni e l'azione sfuma. Cresce il Bologna e si rende pericolo due volte in pochi minuti, prima Verdi, dopo una buona assistenza di Avenatti ci prova da fuori con poca fortuna, poi Dzemaili, dopo un ottimo servizio di Verdi fa partire, da buona posizione un tiro a metà tra la conclusione verso la porta e il cross, col preventivabile poco successo del caso. Dopo 1' di recupero termina un primo tempo vibrante, ricco di occasioni, ma avaro di marcature. Tra Samp e Bologna si va negli spogliatoi sul parziale di 0-0.

Nella ripresa si riparte senza cambi, ma con un copione totalmente opposto a quello della prima frazione di gioco. La Samp scende in campo con le gambe, ma non con la testa ed è il Bologna a fare la partita. Ci provano Verdi e Avenatti ma con poco successo, fino alla mezzora quando un cross lento trova l'incertezza di Viviano che riesce a rimediare subito dopo e ad evitare il peggio per se e per i suoi. Il bologna ci crede e Viviano è chiamato al doppio salvataggio, a mano larga, a chiudere sul primo e sul secondo palo in un doppio intervento in pochi minuti. La girandola di sostituzioni da ambo le parti cambia i rispettivi reparti d'attacco e a trarne beneficio è solo il Doria che nel finale spinge su un ispirato Zapata. Proprio il colombiano, al 41', dopo un'ottimo movimento all'interno dell'area di rigore trova il palo e pochi istanti dopo Praet è chiuso da un monumentale Gonzalez. Al 44' Quagliarella colpisce benissimo di testa un cross dalla destra con la sfera che si spegne sul fondo. Può accadere di tutto in questi istanti e come ogni copione del caso che si rispetti proprio all'ultimo respiro, quando il cronometro segna il minuto 93, Zapata trova la zampata vincente dopo una torre di un compagno dall'area piccola, e superando due difensori avversari che intervengono contemporaneamente. Termina qui la gara, tra Sampdoria e Bologna è 1-0.

Era l'ultima possibilità di sperare ancora nell'Europa e come si sa la speranza è l'ultima a morire. ci pensa Zapata a tenerla viva con un tocco fortunoso quanto cercato che quest'oggi vale tre punti. Il Bologna ha fatto il suo e per buona parte del match ha condotto anche la gara con la giusta grinta e convinzione, rischiando solo nel finale. Al Marassi di Genova tra Sampdoria e Bologna termina 1-0 una gara vivace nella quale è il gol decisivo è arrivato all'ultimo respiro facendo esplodere tutto il tifo blucerchiato. Giampaolo gongola, Donadoni fa ammenda delle tante occasioni sprecate e guarda già alla prossima gara.