Il Torino, da che di proprietà di Urbano Cairo, non è mai riuscito a battere il Milan, che più di guardare a cugini e romane ha da evitare il possibile sorpasso in classifica per mano di Atalanta - vittoriosa a Benevento - Fiorentina e Sampdoria. La partita delle 20:45 di mercoledì è anche la sfida delle sliding doors: Walter Mazzarri, infatti, era uno dei possibili candidati a occupare il posto di Vincenzo Montella in sella al Diavolo malandato di metà stagione. La dirigenza decise poi di puntare su Gattuso e Mazzarri, dopo l'esperienza inglese, ha ricominciato da N'Koulou e Burdisso. E Niang, che dopo un buon avvio con l'ex tecnico di Napoli e Inter, è finito fra panchina e tribuna prendendo, di fatto, quello ch'era il posto in seconda fila riservato alla testa tiepida Adem Ljaji?, che ora sguazza sulla trequarti fra Iago e Belotti. Ringhio deve rinunciare a Çalhano?lu (leggera distorsione al ginocchio per il turco): dentro Borini nel tridente con Kalinic? e Suso e finalmente il buon Fabio può occupare la posizione più adatta alle sue caratteristiche. In difesa torna Bonucci dopo la squalifica giusto in tempo per affrontare l'idolo di uno dei figli, quel Gallo Belotti, un po' in crisi, che prima del match fraternizza sorridente coi rossoneri. Allo stadio Olimpico Grande Torino fischia Maresca di Napoli, alle bandierine Valeriani e Di Iorio, Pinzani quarto uomo, Banti e Schenone a VAR e AVAR.

PRIMO TEMPO - Il clima sugli spalti è estivo, in campo non ci si annoia: passano due minuti scarsi e Kessié perde una palla sanguinosa che ispira la fuga di Ansaldi sulla sinistra; l'ivoriano torna sull'ex nerazzurro, ma lo aggancia in area di rigore. Pochi dubbi per Maresca, rigore sacrosanto e Belotti dagli undici metri contro DonnarummaDéjà vu? Oui. La rincorsa del Gallo è poco decisa, il destro troppo potente e la traversa ne stoppa la corsa in rete: si resta sullo zero a zero, ma passano cinque minuti e una serie di sfortunati disimpegni lasciano che Biglia appoggi di testa per Bonaventura dai venticinque metri. Jack, liberissimo, carica il destro che vale il vantaggio degli uomini in bianco. Zapata e Bonucci, concentrati come barboncini depilati a una sfilata canina, non lasciano che briciole agli avanti granata, che sciupano una occasione d'oro con Iago Falque liberato da un tiro-cross di Ansaldi. Non pervenuto Ljaji?, tre gli ammoniti - Bonaventura, Rincón, De Silvestri - all'intervallo, poi  tutti negli spogliatoi.

La traversa di Belotti (Getty Images)

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SECONDO TEMPO - Le prime mosse degli allenatori sono Obi per Rincón e Simone Edera per Iago. Il secondo cambio mazzarriano si rivelerà decisivo: da un'azione del giovane attaccante arriva il corner del pari casalingo. Ljaji? dalla bandierina calcia tagliato sul primo palo, Kalini? immobile, Abate in ritardo, De Silvestri insacca la terza perla aerea stagionale e fa 1-1. Gattuso vuol porre rimedio inserendo Cutrone e André Silva per Kalini? e Suso, ma il tempo scorre inesorabile e i rossoneri non ne hanno più. Sirigu e Donnarumma si dividono i miracoli negli ultimi cinque minuti (su Cutrone e Ljaji?) e Torino e Milan confezionano l'ennesimo pareggio piemontese della loro storia recente. Nel recupero espulso l'autore del gol De Silvestri per doppio giallo e Abate sfiora il palo esterno all'ultimo respiro.