Un ex piuttosto anomalo. Un trasferimento quasi non voluto, "mascherato" da un disagio personale che nessuno, nemmeno il più grande regista di film thriller al mondo, avrebbe potuto neanche lontanamente immaginare. E' la storia di Fabio Quagliarella, napoletano dentro oltre che a livello sportivo, nella stagione 2009/2010. Un'annata cominciata alla grande, proseguita in maniera più che discreta, chiusa con 11 reti in campionato ma soprattutto con l'incubo più grande. L'affronto peggiore per i tifosi azzurri: l'addio con destinazione Juventus. Un incubo ben peggiore, però, lo stava vivendo da tempo l'attaccante di Castellammare. Che, costretto al silenzio per via delle indagini in corso con relativo processo per stalking, ha dovuto sopportare insulti e minacce insopportabili dal popolo partenopeo. Il suo popolo. Lui non ha battuto ciglio, almeno esternamente. Ha aspettato con enorme pazienza che la giustizia facesse il suo corso. Fino ai recenti fatti di poco più di un anno fa. Quando ha potuto finalmente scoperchiare il vado di Pandora, facendo commuovere l'Italia intera. E il perdono da Napoli non si è fatto attendere. Oggi il legame tra Quagliarella e la sua gente è tornato ancor più solido di prima. Qualcuno vorrebbe persino che finisse la carriera lì. Al diavolo i 30 gol coi bianconeri e la conquista dei tre Scudetti e delle due Supercoppe italiane. Anzi, se domenica pomeriggio avesse l'occasione giusta, non esiterebbe a dare una mano in ottica rincorsa Scudetto. La Vecchia Signora è avvisata...


Per Valter Birsa il Torino è stata la tappa 2.0 di un'affermazione voluta a tutti i costi in Italia. Perché la prima esperienza con la maglia del Genoa non era stata affatto rose e fiori. Appena nove presenze in campionato e tre in Coppa Italia, alla sua prima esperienza nel Belpaese. Dopo essere stato presentato ai tifosi del Grifone con le migliori premesse. I paragoni si sprecavano, dopo la ottime prestazioni in Ligue 1, prima con il Sochaux e poi con l'Auxerre. A 25 anni il trampolino tricolore. Il problema è che il flop si ripete, e si "irrobustisce" anche a Milano, nella stagione successiva. Fino ad arrivare alla chance Chievo, poi mai più mollato. Quest'anno ha deluso non poco al fantacalcio, dopo due reti nella prima parte del torneo che facevano ben sperare. Che la magia dell'ex possa funzionare anche con lui, nella prossima giornata?

Quagliarella a contrasto con De Jong
(Milan-Juventus 1-0 - 25 novembre 2012)

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Birsa esulta dopo aver realizzato il gol della vittoria
(Torino-Atalanta 2-1 - 17 febbraio 2013)

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In porta troviamo Stefano Sorrentino: per lui 101 presenze coi granata tra A, B e Coppa Italia.


Difesa a tre composta da Ignazio Abate (a Napoli in C1 la sua prima esperienza da professionista), Felipe Dal Bello (a Firenze dopo la prima lunghissima militanza nell'Udinese, dal 2002 al 2010) e Fabrizio Cacciatore (cresciuto anche nelle giovanili del Torino).

Centrocampo a quattro formato da Adrian Stoian (solo sette apparizioni in sei mesi a Genova), Rolando Mandragora (prodotto del vivaio rossoblù), Roberto Gagliardini (acquistato dall'Inter a gennaio dell'anno scorso per 25-27 milioni di euro complessivi, bonus compresi) e Aleksandar Kolarov (82 presenze e 6 gol con la maglia della Lazio).

Coppia d'attacco completata da Riccardo Meggiorini: appena un'apparizione in A con l'Inter, a inizio carriera.

Top 11 Fanta-Ex - 32a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.