Il solito, "mitologico", Zlatan Ibrahimovic. Che, fatto fuori dalla Nazionale svedese, oggi non recrimina ma manda quanto meno dei messaggi. E nel suo stile, ormai riconoscibilissimo. L'attaccante oggi ai Galaxy, in merito alle prospettive della Svezia ai Mondiali ha spiegato: "Alla Nazionale dico, godetevi il torneo senza stress: tanto io non ci sarò. Sulla Svezia non c'è tanta responsabilità, dato che non ci sono io in squadra. Quando ci sono io, invece, siamo obbligati a vincere ogni partita: ce l'ho nel sangue, voglio vincere tutto".

E, rispondendo alla scherzosa provocazione di un giornalista brasiliano, ha ribattuto: “Datemi un passaporto e gioco io per il Brasile”. Poi, sulla sua esclusione: "Non sono io in conflitto con i giocatori della Svezia, piuttosto con la federazione".

Un'ultima profezia, sulla favorita: "La Germania gioca sempre bene, hanno una selezione di giocatori straordinari. Sono i fuoriclasse che rendono forte una nazionale. E' come una macchina, funziona sempre bene. Ma se devo scegliere una squadra da guardare questa è il Brasile".