I RINGRAZIAMENTI - "Allora, funziona così. Che si ringrazia soprattutto la società per avermi fatto vivere queste emozioni e questi colori addosso che mi sembra stiano anche bene, che quando passo davanti agli specchi mi sembra di stare bene. La società, i miei collaboratori, che sono anche più bravi di me, tutta gente forte da un punto di vista caratteriale, perchè noi ogni tanto scherziamo, ma il contesto di dove siamo nati diventa fondamentale. Per arrivare ad avere a che fare con il livello che siamo adesso per quelli come me e i nostri collaboratori c'è stato da pedalare e superare momenti difficili che poi, quando ti ci trovi ti danno molta soddisfazione. Il dietro le quinte tutto, quelli che lavorano qui alla Pinetina, tutti, tutti, tutti. A cominciare dai giardinieri che gli chiedevo misure diverse, sempre a cancellare e ridisegnare, tutti quelli della cucina, i magazzinieri, il settore giovanile che è sempre stato a disposizione. Stefano mi ha sempre messo a disposizione in modo che si potesse formare un numero di giocatori che ci potesse far sviluppare l'allenamento in maniera corretta e simulare le condizioni di partita che avremmo trovato. E poi... i tifosi. Che sono la base e senza di loro sarebbe stato difficile costruire qualcosa, loro sono le fondamenta. Lì sopra ci si può costruire grattacieli pieni di vittorie, la nostra base è lo zoccolo duro, là dove assolutamente bisogna ripartire. Anche a Roma è stata un'emozione bellissima, siccome mi sono pentito di esserci stato poco in campo poi sono voluto riuscire a starci un po' a contatto perchè erano tanti e li ho visti finalmente felici cosa che assolutamente si meritavano. Forse la forza della squadra che avevamo davanti rende probabilmente più importante quello che è il nostro risultato perchè poi loro sono rimasti fuori dalla Champions League però sono quelli che si sarebbero meritati un'extralarge di questo numero che poi avevano accesso perchè noi siamo riusciti a mettergli il naso davanti solo negli ultimi minuti. Lazio è una squadra di valore, sono stati bravi a farla crescere fino a questo punto". 

FINALE DI CAMPIONATO COMBATTUTO - "Si è visto la partecipazione di un pubblico numerosissimo, vestito di tutti i colori, si è visto le grandissime partite giocate da Juventus e Roma in Champions, si è visto la qualità assoluta che secondo me merita il premio della qualità che è il Napoli, si è visto squadre come la Lazio stessa e l'Atalanta che avrebbero meritato di andare in fondo in Europa League e nessuno si riesce a raccapezzare del perchè siano uscite in quel modo e probabilmente il ritorno di una cosa, quello di Ancelotti, nel nostro campionato è una certificazione alla qualità e ricerca del campionato italiano, sarà un motivo di piacere averlo a fianco sulla panchina e anche un po' di orgoglio perchè poi lui è un nostro prodotto, è un italiano di quelli che ha fatto il bene del calcio italiano in giro per il mondo, siamo contenti che ritorni a far parte di noi". 

MOMENTI TOP DI QUESTA STAGIONE - "Quello più bello l'ultima partita, quello più brutto la sconfitta con la Juventus, ma non per il nome, ma per come si è consumata la partita. Quello più brutto, più brutto, più brutto e che non avrei mai voluto vivere quello che è successo alla famiglia Astori perchè li ho conosciuti, e gli sono vicino come tutto il calcio italiano". 

COLMARE IL GAP CON LE PRIME - "Sicuramente dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo voler migliorare, perchè qui vogliamo starci e ci stiamo bene e probabilmente ci sono delle cose che poi sono avvenute, abbiamo consumato e si possono fare anche un po' meglio. Vogliamo continuare a ridurre questa differenza rispetto alle squadre che ci sono davanti e in questo è stato già fatto tanto. Se si vogliono prendere i numeri si trova conforto per quella che è stata la crescita della squadra. I nostri obiettivi sono importanti, l'Inter ha quella storia lì, ha quell'impatto e quel rumore di cuori lì. Bisogna essere all'altezza di quello che è l'emozione che danno questi cuori. Non dobbiamo fare l'errore dell'anno scorso perchè poi voi scrivete..."

MAGGIOR CHIAREZZA E MERCATO - "La società ha cominciato a muoversi bene, però poi bisogna far tornare dei conti che diventa fondamentale questi paletti. Ormai il calcio è cambiato in tutto, ora se danno un rigore poi te lo possono togliere dopo un minuto. Prima si poteva spendere quello che ci pareva, ora bisogna rendere conto a degli organi che controllano. Bisogna fare chiarezza che il settlement agreement è stato fatto dalla proprietà precedente, e noi dobbiamo continuare a rispettarlo. Dobbiamo fare un percorso dove ora prima di fine mese dobbiamo far tornare i conti su quelli che sono i bilanci e per farlo bisogna riuscire a risanare la società. Poi ci sono degli specialisti che fanno questo lavoro e bisogna rimettere i numeri a posto. Poi si possono reinvestire perchè scatta una nuova stagione mettendoci qualcosa di più sopra e però poi diventa difficile fare nomi altisonanti come quelli che si è fatti l'anno scorso, che non è detto non ci si possa arrivare, ma passa tutto attraverso le partite giocate che azione riesci a giocare, che qualità hai al momento della punizione che forza hai in quel momento lì... in tutto questo discorso ci si può mettere che così vi si leva un po' di lavoro che in questo momento qui Cancelo e Rafinha non si possono riscattare. Sono stati due giocatori eccezionali. Rafinha da un punto di vista di convinzione mentale e ha tolto qualche abitudine a lasciarsi andare... funziona in quest amaniera purtroppo. Altrimenti si spende quello che ci pare, con uno striscione sul bilancio... dipende che strada si vuol seguire". 

PERMANENZA ICARDI - "Rimane difficile che giocatori di questo livello dire quello che faranno. E' la sua volontà e da un punto di vista di ruoli, siccome ci sono già passato, tenere uno che non vuol rimanere è difficile.... non è il suo caso. Però dico che non si può poi andare a fare una richiesta del genere, bisogna vedere che può capitare al calciatore sul mercato, che può allettare il professionista a fare esperienze diverse. Chiaro che se vanno via calciatori importanti diminuisce quella che è la probabilità di crescita ammesso che non ne vengano altri più importanti o meno importanti come lui. Dipende da questo. Per il mio contratto ... io ce l'ho e nell'Inter sto molto bene. Non fingevo quando lo dicevo nelle scorse settimane e da parte mia non sarebbe cambiato niente neanche se non avessimo centrato l'obiettivo. Un contratto si costruisce con i giocatori, il lavoro... tutte queste cose. Per gli interisti firmare un contratto equivale all'aver sottoscritto il futuro dell'Inter, e quando sei qui ti accorgi di che responsabilità è, non vai a firmarlo per avere due anni di stipendio in più. Perchè quando non fai risultati, se avessimo continuato quel periodo per altre due partite in cui non ci trovavamo... averlo di 27 anni o a vita il contratto.. che te ne fai? E' soltanto per fare clamore e creare confusione, io c'ho il contratto fino all'anno prossimo, qual è questa fretta? Se poi passo un periodo che non faccio risultati, continuo a farmi offendere da tutti che voi fate gli articoli che litigo... è un campionato bellissimo il nostro, sta venendo fuori un calcio più appassionato, più frequentato da bambini, succede meno casino, stadi sempre pieni, i tifosi di Inter e Milan sono un insegnamento importante, sono una tifoseria europea, quello che vivi a San Siro lo vivi in tanti stadi di dimensione diverse, nei derby, questo volersi divertire che fa parte del calcio europeo... secondo me ci si guadagna tutti. Ma vedo che è dura. Ma anche lì la gente che ha passione vincerà perchè va attraverso il proprio sentimento".  

SKRINIAR - "Gli vedi sempre quella faccia lì, del tranquillo che sembra quasi che ti dica "che vuoi fare? fammi vedere e vediamo chi arriva prima". Ragazzo di una integrità fisica, di una educazione, di una moralità, di una qualità di calciatore... lui, siccome l'ha sempre detto che vuol rimanere all'Inter, lui se venisse messo in discussione di rimanere qui mi dispiacerebbe, ma al massimo livello il dispiacere". 

RANOCCHIA - "E' un giocatore fortissimo dal punto di vista mentale, fintanto che io sto all'Inter se lui vuole rimanere rimane. Dentro allo spogliatoio è la coscienza degli altri, ci si passa davanti e ti confronti. Ci si specchia bene in lui, è bello massiccio, e lì c'è veramente il metodo per essere puri al 100% dell'Inter. E' uno puro al 100%, interista al 100%". 

INCOMPRENSIONI SUL MERCATO DELLO SCORSO ANNO - "Bisogna arrivare in Champion e ci sono quelle squadre che sono arrivate 25 punti davanti. Si è fatto un mercato per colmare questa cosa? Si è dato via 8 giocatori e se ne è presi 6. Si è fatta un po' di confusione, se potevamo andare a mettere mano dove ci pareva... si è fatto un po' un ragionamento, un movimento a braccio, grossolano, senza fare scelte ben precise, perchè tanto poi. Poi ad un certo punto si è detto basta... e si era detto che si poteva andare avanti. Poi comincio ad essere quello che deve essere un riferimento, come la società, i calciatori... un riferimento importante comincia a criticare dove deve lavorare. Ma allora sono andato dritto, però il mercato che è stato fatto è un mercato, poi, non lo so, simile a quello che si aveva come valori di squadra e via dicendo, perchè se vai a vedere va via uno e arriva un altro, insomma Vecino e Borja Valero sono grandissimi calciatori, ma anche Kondogbia era un grandissimo calciatore, gli hanno messo una clausola di 80 milioni. Si tende a svalutarli i giocatori qui... o Medel è un giocatore da usare, in centinaia mi hanno fermato dicendo "ma hai visto Medel allenarsi"? Si è dato via Jovetic... poi tu vai a prendere Skriniar che viene da un anno alla Samp. Te non hai fatto un mercato dove hai confermato quello che dicevi, per cui io potevo tornare indietro. ora che tu mi accrediti che c'è per forza da arrivare in Champions... c'era da recuperare 20 punti. Voi dite fallimento, ma per me non lo era. In Italia quest'anno hanno fatto moltissime squadre benissimo. Io non avevo sottoscritto nulla. Se volete prendo il giornale in cui si diceva che io ero il tecnico scelto per spendere 150 milioni da Suning. Ma non è andata così".

OGNUNO E' QUELLO CHE E' - "Il Milan dove lo collocavate? Ha fatto il mercato che ha fatto, c'è da giocarci... l'Atalanta era davanti, la Lazio era davanti, la Roma tu la vedevi? Dici ma noi siamo forti, siamo convinti di avere dei giocatori forti... si, siamo forti, ma tu sei quello che esibisci. Sei vestito di grigio... tu sei le parole che dici professionalmente, sei i titoli che fai e le domande che fai. Noi siamo quelli che hanno questa classifica qui, ognuno è quello che fa durante il giorno".  

BROZOVIC - "Con Brozo ho preso una cantonata, ero straconvinto di metterlo in un settore di campo dove l'ho limitato, perchè in quest'altro settore mi sembrava che fosse importante presidiarlo sempre. Lui invece pensavo me lo lasciasse vuoto qualche volta... poi siccome non abbiamo trovato quel giocatore lì allora poi l'ho provato. Giocatore fortissimo in quel ruolo e perfetto. Ha giocato quasi sempre mezz'ala e solo poche volte mediano. Lui invece dopo due volte era già tutt'altro giocatore. In quel ruolo lì non avrà più alternanza, è fortissimo". 

BARELLA - "E' un buon calciatore".

LAUTARO MARTINEZ - "L'ho visto soltanto in cassetta, ma lì abbiamo gente che lo conosce bene di cui ci si può fidare, tipo Zanetti e Milito. La società ha portato un calciatore forte che può essere uno importantissimo, è chiaro che ci sono tutti quei passaggi da fare. Ci siamo informati bene, da un punto di vista tecnico e fisico, anche sano mentalmente. Siamo contenti".