Una presenza forte, che non passa inosservata solo per la bellezza ma anche e soprattutto per una spiccata personalità. Jolanda De Rienzo, giornalista e conduttrice su "Sportitalia" ha passione e carica da vendere. Le labbra rosso fuoco non nascondono un carattere vulcanico, che lei ammette però di aver dovuto smussare, capendo quelle che sono le priorità della vita, le cose alle quali val la pena dare importanza, restando se stesse ma beneficiando di una maggiore serenità. 

Nata a Napoli, adesso abita a Milano, una città nella quale si trova molto bene: "Mi fa sentire a casa - racconta a Fantagazzetta - Qui ho ritrovato molti amici d'infanzia che si sono trasferiti e ho fatto nuove conoscenze. Mi piace organizzare cene, cucinare, uscire in compagnia". Oltre la professione, Jolanda ha anche un'altra grande passione: "Sono una drogata di cinema e serie tv - ammette - I miei registi preferiti sono Tarantino, Kubric e Hitchcock. Per il resto, mi reputo ormai un medico aggiunto. Guardo "Grey's anatomy" dalla prima puntata. Ormai so prevedere pure cosa succede nelle procedure mediche!". 

#1 - Un commento su quanto espresso dal campionato fino ad ora

"La stagione attuale è più bella della precedente, mi piace. La lotta per lo scudetto è accattivante. Sono del parere che tra Juventus e Napoli si deciderà tutto nello scontro diretto, che a sua volta dirà moltissimo di questo campionato. Il cambio di panchina del Milan ha dato pepe anche alla conquista del piazzamento in Champions, ma anche per quello in Europa League c'è una lotta accesa. La stessa battaglia per restare in A è tosta, anche se stanno perdendo colpi le squadre che parevano in ripresa, ad esempio il Verona". 

#2 – Chi la sorpresa, sia per quanto riguarda un giocatore che una squadra?
"Il Milan di Gattuso. La notizia della sua scelta da parte della società mi aveva reso perplessa e invece si è rivelata una mossa mossa intelligente. Il giocatore è Cutrone, si sta dimostrando molto più maturo di quanto si pensasse. Di concorrenza ne ha molta - Kalinic e Andrè Silva, tanto per citarne due - eppure ha saputo dimostrare di saper già ribaltare le sorti di una partita. Tornano a "Ringhio", come valore aggiunto ha riportato identità e la voglia di essere il Milan del nuovo corso. E proprio il suo attaccante più giovane incarna tutto questo".

#3 - Quando e come è nata la passione per il giornalismo sportivo? E quando ha deciso di farne un lavoro?
"Sono sempre stata un'appassionata di calcio, sicuro ce l'ho nel destino. Fin da piccola, ho sempre abitato vicino ad uno stadio o ad un centro sportivo: Soccavo, Caserta, Castelvolturno e ora San Siro. Ho iniziato a lavorare a "Canale 21" occupandomi di un po' di tutto, non solo di sport. Poi ho avuto sempre più spazio, fino alla conduzione di un programma da Dimaro, incentrato sul ritiro pre campionato del Napoli. Mi sento di ringraziare le persone che hanno creduto in me, che mi hanno vista come valore aggiunto nell'emittente, hanno alimentato la mia passione e mi hanno spinto a studiare ancora di più, apprezzando i miei sforzi. Ogni volta cerco di andare in onda con la maggior preparazione possibile". 

#4 - Ci racconti un aneddoto curioso vissuto in tv
"Nello studio di "Sportitalia" ci fu un calo di tensione elettrica. Siamo rientrati in onda al buio dopo un servizio. Sdrammatizzai subito rivolgendomi a Gianluigi Longari: "Vedi? Dobbiamo dire alla parrucchiera di spegnere il phon quando andiamo in onda, altrimenti l'impianto non regge". E lui mi rispose: "Ma no Jolanda, è colpa tua che hai scordato la lavatrice accesa". 

#5 - Che rapporto ha con i social? Li usa solo per lavoro o anche per interagire con i follower?
"Ho un buon seguito e li utilizzo ognuno in maniera diversa. Instagram per le foto e l'emozione del momento; twitter soprattutto per lavoro, dove l'aggiornamento delle notizie è immediato; facebook è quello che invece racchiude un po' tutto il pubblico attivo. Se mi fanno male le critiche che ricevo sui miei account? Io credo che il mondo dei social sia popolato di "webeti" come ha detto Mentana, utenti che agiscono dietro una maschera e che si sfogano, sfruttando proprio il fatto di essere nascosti dietro uno schermo. In questi casi le loro offese non meritano proprio considerazione. Tuttavia, i commenti che mi feriscono sono quelli circa il mio percorso professionale o presunte scorciatoie, cosa che io non ho mai preso. Ho fatto tanta gavetta, sono andata avanti con le mie gambe". 

#6 - Quale evento sportivo avrebbe voluto raccontare ai suoi lettori?
"Senza dubbio, uno scudetto del Napoli di Maradona. Altrimenti, una finale di Champions con una squadra italiana".

#7 - C'è un collega di una testata concorrenziale che ammira e vorrebbe portare a lavorare con lei?
"Sono più di uno, ma faccio due nomi. Il primo è Pardo perchè lo trovo simpatico, brillante e un conduttore "moderno", quello che non si prende troppo sul serio e che rende i contenuti fruibili a tutti. Faccio poi un salto nel passato e dico Biasin: quando abbiamo lavorato insieme ci siamo divertiti moltissimo. Sarebbe bello, un giorno, mettere in piedi una trasmissione nostra". 

#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana
"Berisha".

#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana
"De Vrij".

#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana
"Hamsik. La partita col Chievo segnerà la sua rinascita. Il Napoli ha bisogno di ripartire con lui. Come secondo nome dico Giaccherini: un ex avvelenato". 

#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana
"Icardi".