Il riferimento è infatti ad un quarto di finale di Champions League, quando il Bayern, all'andata, perse malamente per 3-1: "Voleva rivoluzionare tutto, pensando di saperne più degli altri. Riteneva bastassero 5 minuti di riscaldamento, ma non è così. E infatti gli infortuni sono aumentati sensibilmente. Un giorno ci confrontammo a colazione. Non potevo accettare che un uomo che aveva tanti anni di vita quanti io di lavoro mettesse in dubbio la mia professionalità. Alzai la voce per la prima volta in tanti anni, battei i pugni sul tavolo con tale violenza che piatti e bicchieri saltarono. Poi, dopo la partita persa col Porto venni attaccato di fronte a tutta la squadra. Diceva che da noi gli infortuni duravano sei settimane e in Spagna due. Tornato a Monaco parlai con colleghi e famigliari e decisi di dimettermi dopo 38 anni di servizio"
IL SUO PROBLEMA - “Ritengo abbia problemi di autostima, ha paura di perdere. Non tanto le partite, quanto il potere e l'autorità”.