Dalla Lucania con furore ma soprattutto con passione. Pietro Scognamiglio è un giovane giornalista, classe '84, nato professionalmente nella sua terra prima di spostarsi in giro per l'Italia. Dopo l'esperienza a Radio Sportiva, Pietro ora lavora per calciomercato.com per il quale cura in particolare il canale dedicato alla Juve, ilbianconero.com. Ma non c'è solo il calcio nella sua vita, come ci racconta lui stesso.

#1 - Quando e come è nata la tua passione per il giornalismo sportivo? E quando hai deciso di farne un lavoro?

Durante il secondo anno di università, a 20 anni, ho iniziato a collaborare con Il Quotidiano della Basilicata. E’ il giornale in cui sono cresciuto e che poi ho lasciato solo nel 2015. In realtà crescendo sono arrivato a capire che la mia più grande passione è lo sport, non il giornalismo in senso stretto. Che però si è rivelato una valida strada per avere accesso al mondo di cui volevo far parte.

#2 - C'è un aneddoto curioso della tua carriera che vuoi raccontarci?

Nel 2005 per la prima volta mi venne affidata una radiocronaca da solo, seguivo il Potenza (la squadra della mia città) in Serie C ed ero abbastanza emozionato. Ovviamente, la vivevo anche da tifoso. In maniera del tutto inaspettata, mi trovai a raccontare una clamorosa sconfitta per 5-1. Una carriera che inizia sotto i migliori auspici, pensai.

#3 - Quale evento sportivo avresti voluto vivere dal vivo e raccontare?

Sicuramente il Mondiale 2006, credo sia stato il punto più alto della carriera di molti colleghi. Poi ti dico quello che vorrei raccontare: scrivo anche di tennis per Ubitennis.com e subisco il fascino (per molti impolverato) della Coppa Davis. Vorrei che l’Italia, a sorpresa, andasse fino in fondo a questa edizione che potrebbe essere l’ultima con la vecchia formula. Ma siamo ai limiti del sogno.

#4 - Che rapporto hai con i social?

Oggi sono fondamentali, li uso cercando di tenere separato l’aspetto personale da quello professionale. Sono dell’idea che il fai da te sia sempre più rischioso, allo stesso tempo però una gestione efficace richiede tempo, attenzione e risorse. Non sempre è fattibile. Cerco di farmi guidare dal buon senso, assorbendo di tanto in tanto qualche dritta da professionisti del settore. Ho avuto la fortuna di conoscere Alessandro Noto, che lavora con la Federscherma e con importanti atleti. Credo che il suo lavoro, in Italia, sia un punto di riferimento per come debba essere gestita la comunicazione sportiva sui social.

#5 - C'è un collega di una testata concorrente che ammiri e con cui ti piacerebbe lavorare?

Divoro i pezzi di Andrea Schianchi su La Gazzetta dello Sport. E’ stato tra i primi a dedicarsi alle analisi tattiche, un filone del giornalismo che mi appassiona. Mi piace come aiuta il lettore a leggere le partite, dimostrando grande preparazione senza mai sconfinare nella saccenteria.

#6 - Veniamo alla Serie A. Che aggettivo useresti per definire il campionato di quest'anno?

Divertente: corsa scudetto ancora aperta (nettamente favorita la Juventus), in quattro a contendersi gli altri due posti in Champions. Il Benevento è andato, ma anche lì sotto devono stare attente in molte e si lotterà fino alla fine. C’è sempre il problema delle squadre senza obiettivi, ma in misura minore rispetto alla passata stagione. Forse dovevano arrivare gli spagnoli a prendersi i diritti tv per farci capire che la Serie A vale più di quanto siamo abituati a credere.

#7 – Chi ti sta sorprendendo, sia tra i giocatori che tra le squadre?

Cutrone. Non avrei mai pensato che quei gol estivi nei preliminari di Europa League avrebbero avuto un seguito così importante. Sorprese ne vedo poche, in un arco temporale così lungo vengono sempre fuori i reali valori. Mi aspettavo qualcosa di più da Sassuolo e Torino.

#8 - Passiamo ai consigli per i fantallenatori in vista del prossimo weekend, iniziando dai portieri.

Quello che la Juventus schiererà a Ferrara, che sia Buffon o Szczesny. Al fantacalcio immagino li abbiano tutti in coppia. Nelle analisi viene spesso sottovalutata la grandiosità di un dato: tenere la porta inviolata in campionato dal 2017 è roba da fenomeni, il merito è ovviamente dell’intera fase difensiva e non dei singoli.

#9 - Tra i difensori invece su chi punteresti?

Bonucci, sta tornando sui suoi standard più alti regalando anche grande sicurezza a Romagnoli. Poi può trovare sempre la porta, particolare da non trascurare.

#10 - Ed ora i centrocampisti.

Allan, che sta benissimo anche fisicamente. Il Napoli non può fallire nuovamente al San Paolo.

#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana.

Scelgo André Silva. Sono uno di quelli che l’ha preso all’asta a caro prezzo, subendone le conseguenze in termini di insulti fino a domenica sera. Adesso spero entri in striscia, come spesso capita agli attaccanti quando si sbloccano. A San Siro contro il Chievo può togliersi ancora una soddisfazione, anche entrando dalla panchina.