L'arrivo di Rafael Alcântara do Nascimento (che da ora in poi per comodità e notorietà chiameremo Rafinha, ndr) all'Inter porta con sé una serie di interrogativi: è nelle condizioni di fare la differenza? Vale la pena investire su un giocatore così cagionevole? Non c'era niente di più affidabile sul mercato? E - dulcis in fundo - in che ruolo lo schiererà Spalletti? Lui con le prime parole in nerazzurro ha provato a fugare alcuni di questi dubbi: "Sono momento difficili, la famiglia e gli amici mi sono stati vicini, è difficile stare fuori dal campo, devi dare il massimo anche mentalmente" e ancora: "So cosa vuol dire la pressione e sono pronto, d'altronde vengo dal Barcellona".

Si diceva, però, dei dubbi inerenti la collocazione in campo del canterano blaugrana.

Posto che il figlio di Mazinho qualcosina ha fatto intuire durante il corso della sua presentazione in maglia nerazzurra sulle idee del tecnico toscano circa il suo impiego, ad esempio ha chiaramente svelato che Spalletti "Negli allenamenti mi sta facendo giocare in mezzo, ma sa che posso farlo in varie posizioni", si proverà nelle righe seguenti a fornire il maggior numero di soluzioni tattiche all'interno delle quali potrebbe essere impiegato Rafinha, perché no, già a partire dalla gara del prossimo turno contro la SPAL di Semplici.

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RAFINHA MEZZALA DESTRA - Negli ultimi giorni si è vociferato di prove per l'ex Barcellona sulla fascia destra, quella di competenza di Candreva per intenderci, ma questo potrebbe essere un bluff di Spalletti o di una prova non indicativa perché l'ipotesi più probabile per un suo impiego è quello sì sulla destra, ma da mezzala con davanti Candreva. Al netto delle prestazioni sotto le aspettative, Candreva è quasi imprescindibile per gli equilibri di questa squadra e sostituirlo con un neo-acquisto addirittura non al 100% della condizione e ancora non a pieno nei meccanismi collaudatissimi della catena di potrebbe rivelarsi un autogol. Pertanto si potrebbe utilizzare come mezzala per comporre il triangolo sul lato destro con l'ala italiana e il terzino portoghese: nello specifico la presenza di Rafinha aumenterebbe il tasso tecnico e potrebbe consentire - attraverso le sovrapposizioni di Cancelo - all'ex Barça, ma anche all'ex Lazio di andare nei pressi dell'area di rigore; in questo modo si potrebbe arrivare a cross dal fondo costruiti in maniera più fluida e meno statica, ma si potrebbe agevolare la percussione dalla fascia verso il centro proprio di uno fra Rafinha e Candreva per andare a dialogare nei pressi dell'area di rigore con Icardi, quello che un po' manca a questa squadra. Il modulo di base, sarebbe il 433, lo stesso che si è visto contro la Roma, ma sarebbe molto più dinamico e molto più malleabile a seconda delle situazioni di gioco e garantirebbe, al contempo, una buona copertura perché Rafinha - come ogni giocatore del Barcellona - è abituato a "scappare all'indietro" e a giocare con dei terzini che spingono molto, fattore da non sottovalutare questo. C'è - infine - da considerare l'ipotesi 433 con Eder al posto di uno fra Candreva e Perisic: se Eder sostituisse l'ex Lazio sarebbe Rafinha ad assolvere maggiormente i compiti sulla fascia di Candreva, ma se l'ex Sampdoria sostituisse Perisic (quello più in difficoltà nelle ultime uscite) lo scenario sarebbe lo stesso esposto poc'anzi.

Rafinha andrebbe a togliere il posto a Gagliardini in rosa creando il triangolo con Candreva e Cancelo

RAFINHA ESTERNO DESTRO - Ma, comunque, non è detto che il fratello di Thiago Alcântara non possa fare l'esterno di destra e allora la situazione sarebbe più simile al 4231 di inizio stagione rispetto al 433 dell'ultima uscita stagionale. In realtà in questa situazione di gioco non ci sarebbero alternative diverse rispetto a quanto visto all'inizio della stagione, ma ci sarebbe solamente un'interpretazione diversa del ruolo figlia del fatto che le caratteristiche di Rafinha sono estremamente diverse da quelle di Candreva. Il triangolo che si creerebbe con Borja Valero (trequartista in questo caso) e Cancelo sarebbe - se possibile - formato da piedi ancora migliori rispetto a quello della prima ipotesi, ma sarebbe verosimilmente meno fisico e quindi più facilmente arginabile dalle retroguardie italiane sempre arroccate in attesa degli avversari: Cancelo attirerebbe sicuramente su di sé un uomo, ma se Borja Valero e Rafinha non mostrassero di avere i giusti meccanismi e il giusto tempismo nel dialogo, l'azione sarebbe destinata quasi sempre a infrangersi contro le maglie avversarie o - peggio - a far ripartire contropiedi veloci degli avversari con la squadra tutta spostata in avanti. Difficile, invece, pensare a Rafinha esterno destro di un 433 perché in mezzo al campo mancherebbe un uomo in grado di fare da collante fra i due reparti poiché Gagliardini il più delle volte viene usato da mediano e Borja Valero non può correre a questi ritmi per tutta la stagione e quindi o arriva un'altra mezzala oppure questa ipotesi è quanto meno remota in questo momento storico.

La sua presenza sull'out di destra darebbe più imprevedibilità, ma toglierebbe prestanza fisica a questa squadra e la esporrebbe a potenziali contropiedi

RAFINHA TREQUARTISTA - Questa è l'ipotesi più succulenta, fantacalcisticamente parlando e non solo, ma anche quella più a rischio di tutte nel caso in cui a Milano arrivasse Pastore dal PSG. È evidente che Rafinha sarebbe un adattato al ruolo e se arrivasse il Flaco, interprete perfetto per quella zona di campo, questa ipotesi non sarebbe nemmeno da tenere in considerazione, ma siccome al momento non arrivano segnali che inducono ad un'imminente chiusura dell'affare possiamo immaginare un'Inter schierata con Rafinha a fare da raccordo fra Icardi e il resto della squadra e in grado di crearsi e creare spazio per chi gli ruota attorno. L'interpretazione del ruolo sarebbe più simile a quella voluta sulla carta da João Mario o da Brozovic e meno a quella fornita da Borja Valero: quindi oltre ai dialoghi sull'out di destra con Candreva per creare spazio centrale per gli inserimenti di Vecino dalle retrovie, lavorerebbe per buttarsi negli spazi generati da Icardi con i suoi movimenti a palla lontana e questo, con le doti tecniche innate riconosciutegli universalmente, potrebbero risultare molti importanti in fase offensiva, sia a livello di realizzazioni che di assist.

Questa soluzione darebbe molta più imprevedibilità nei pressi dei 16 metri, ma è anche quella meno papabile al momento

In linea di massima queste sono le tre soluzioni in cui può essere impiegato Rafinha nel momento in cui verrà ritenuto nelle condizioni adeguate per poter giocare dal primo minuto. Questo potrebbe accadere già contro la SPAL nel prossimo lunch-match di campionato: starà a Spalletti decidere dove impiegarlo, ma di certo Rafinha ha le caratteristiche necessarie per dare profondità e soprattutto qualità al reparto centrale dell'Inter. Nell'attesa che magari arrivi qualcun altro a completare la rosa e ripartire con la caccia alla Champions League 2018/19.