"La clausola rescissoria nel contratto tra Milan e Donnarumma sottoscritto l’11 luglio 2017 non c’è. Ecco perchè non è stata depositata in Lega. Il Milan e la famiglia Donnarumma alla firma dell’accordo, in un clima assolutamente disteso secondo fonti ben informate, hanno deciso insieme di non inserirla più. Cosa che generato il dissenso dell’avvocato Rigo e dell’agenzia di Mino Raiola i quali avevano lavorato in quelle settimane per avere invece la clausola rescissoria. [...] Secondo i legali della famiglia Donnarumma, il giovane portiere milanista avrebbe firmato il contratto convinto che ci fosse una clausola stralciata dalla controparte. Con l'inganno sarebbe stato dunque indotto a firmare un accordo senza clausola". 

Così Marco Bellinazzo, oggi, in merito al caso di calciomercato che certamente ci porteremo dietro, sempre più gravoso (anche a livello fantacalcistico), sino a fine stagione (se non oltre). Di Donnarumma e della tensione che il suo entourage starebbe alimentando rispetto al Milan, delle polemiche relative al rinnovo contrattuale fattogli sottoscrivere in estate, abbiamo già parlato. Oggi, addirittura, s'è anche esposto pubblicamente il Milan, pur senza entrare nel merito in attesa, chissà, che parlino lo stesso Gigio o Raiola. Sempre Bellinazzo, su Tutti Convocati, ha spiegato: "Questa clausola non sarebbe stata depositata in lega, ma semplicemente non è stata depositata perché quando è stato sottoscritto l'accordo tra il Milan e la famiglia Donnarumma, che in quel momento era presente, mentre però l'avvocato Rigo era uscito perché in contrasto con la scelta della famiglia, quella clausola non c'era. Non c'era perché c'era l'accordo di non inserirla, nonostante Raiola e Rigo avessero lavorato tanto per inserirla. Qui nasce il nodo giuridico: secondo il Milan hanno deciso solo all'ultimo momento di non inserirla, secondo invece Rigo dopo 3 mesi ha scritto al Milan, questa clausola non sarebbe stata inserita non per una violenza, di cui s'è parlato in questi giorni, ma per una fattispecie più grave, ossia il dolo: il Milan quindi secondo l'altra parte avrebbe quindi raggirato Donnarumma e non inserito la clausola. E' una vicenda molto complicata, fermo restando che dopo 3 mesi Raiola è tornato al centro dell'impero Donnarumma, e l'assenza della clausola rende difficili le trattative. Raiola sta cercando di forzare la mano, ma laddove ci sarà convergenza di intenti, il finale appare già scritto. Il prossimo passo? Per ora abbiamo ricostruito quello che è successo con ragionevole certezza. Sembra però che si voglia mettere Donnarumma ai margini del progetto Milan: è un assegno circolare che sta incassando il club, la cessione sembra comune volontà tra le parti. Il Milan avrà bisogno di un'operazione importante, che per farla sul bilancio di quest'anno non serve fare a gennaio. Comunque lo sapremo nei prossimi giorni, se ne potrebbe parlare anche a giugno, e formalizzarla entro il 30 giugno per iscriverla a questo bilancio. Se ci saranno altre azioni legali, invece, si potrebbero accelerare i tempi e fare la cessione a gennaio, anche se un po' forzata".