E' un momento certo non felice per il Milan, anche al di fuori dal campo. Mentre la squadra si prepara ad affrontare stasera l'ultima gara di Europa League (col Rijeka, inutile ai fini della qualificazione), sarebbe arrivato il 'no' secco della UEFA al piano proposto da Fassone qualche settimana fa. Scrive il Corsera: "È molto probabile che giovedì l’Uefa boccerà la richiesta di voluntary agreement, l’accordo che consente di non pagare sanzioni per la violazione del fair play finanziario dei precedenti tre anni, a fronte di un piano di rientro e del rispetto di una serie di obblighi".
Alla base della motivazione, i sostanziali rischi di instabilità della proprietà, legati al fatto che la società tiene terrà in ballo l'importante debito col fondo Elliott ancora non rifinanziato. Inevitabile, quindi, ora, il passaggio al cosiddetto settlement agreement, individuato anche dall'edicola presente oggi sul sito ufficiale rossonero, che scrive:
"Arrivano importanti segnali mediatici sul Voluntary Agreement, in attesa del pronunciamento ufficiale e definitivo dell'UEFA. Oltre a dichiarare il proprio massimo e costante rispetto nei confronti dell'istituzione europea, il Milan ha sempre dichiarato di essere pronto ad affrontare l'altra faccia della medaglia e cioè il Settlement Agreement. La proposta di Voluntary partita dalla società rossonera era una novità assoluta in tal senso, non essendoci precedenti a livello politico-calcistico europeo. Il Milan a novembre si era impegnato a fondo per la redazione e la strutturazione del proprio piano".
Il Settlement è un accordo che può essere accompagnato anche da importanti sanzioni e limitazioni di mercato. Il lavoro prodotto, durante questa prima fase, da Marco Fassone, sarebbe stato quindi respinto. Ma l'AD non si scoraggia e replica: qui le sue dichiarazioni.