Intervistato dai microfoni di Sky Sport, il dirigente della Roma Francesco Totti ha affrontato diversi temi su passato, presente e futuro giallorosso: "Mercato? L’offerta più concreta per lasciare la Roma è stata quella del Real Madrid, nel 2003. Ho fatto una scelta ben precisa: precludermi la possibilità di vincere tanto per rimanere con un’unica maglia, che per me è stata la cosa più importante. Alla fine ho avuto tutto: amore e passione per me sono stati più importanti che vincere trofei altrove. Per la Roma ho dato il 101%, perché ho messo la Roma davanti a tutto, a me, alle cose personali e alla vita privata. La Roma è stata tutto. Pallone d'Oro? È una delle cose che mi è mancata personalmente. Giocando con la Roma sapevo di avere meno possibilità rispetto ad altri giocatori che giocavano con Real Madrid, Juventus o Milan, loro avevano più visibilità in campo internazionale. Spalletti? Non c’è mai stato un confronto e mai ci sarà. Avrei preferito chiudere in altro modo. Fossi stato in lui avrei gestito il calciatore, e soprattutto la persona, in maniera diversa: mi sarei confrontato con lui, gli avrei parlato. Il mercato di oggi? Se dipendesse da me spenderei qualsiasi cifra al mondo per comprare i giocatori più forti, anche perché per vincere servono loro. Il presidente metterà a disposizione un budget e in base a quel budget si dovrà essere bravi a costruire una squadra. Forse oggi io costerei 200 milioni".