Un talento puro del calcio italiano, che si sta imponendo all'attenzione generale con la maglia della Fiorentina: Federico Chiesa ha tutte le carte in regola per diventare un grande fantasista viola come in passato lo furono campioni del calibro di Antognoni e Baggio.

Il paragone non è affatto azzardato, in prospettiva infatti ci sono tutte le credenziali perchè questo giovane classe 1997 possa scrivere delle pagine importanti per il calcio viola e non solo, magari anche nell'ambito della nazionale italiana.

Il suo è un esempio che potrebbero e dovrebbero seguire tante società della serie A, ovvero credere nei giovani italiani del vivaio come ha fatto la Fiorentina in questa circostanza, facendolo crescere e poi esplodere proprio come sta accadendo con Chiesa.

All'età di 18 anni ha fatto il suo esordio in serie A, grazie al tecnico portoghese Paulo Sousa che lo ha prima seguito nella formazione Primavera e poi promosso in prima squadra, credendo fortemente nelle sue potenzialità.

Con il passare del tempo e prestazione dopo prestazione, Federico Chiesa è diventato una pedina inamovibile per lo scacchiere viola, risultando determinante sia per le sorti della Fiorentina, che di coloro che hanno puntato su di lui al Fantacalcio.

Spesso e volentieri nel parlare delle sue indubbie qualità tecniche, si finisce col fare l'inevitabile paragone con suo padre Enrico, ex calciatore ed anche lui di ruolo fantasista, che si mise particolarmente in luce negli anni 90 con Sampdoria, Parma e Fiorentina.

Classe 1970 di Genova, molto apprezzato dal punto di vista squisitamente tecnico, amava agire da seconda punta con il vizio del goal, tuttavia non è mai riuscito a legarsi ad un club per più di 3 stagioni consecutive, eccezion fatta per il Siena dove militò a fine carriera.

La prima evidente differenza a risaltare con suo figlio è che Enrico all’età di Federico giocava in prestito al Teramo in serie C, dove ha realizzato 5 reti in 31 presenze complessive.

Capita molte volte che un figlio d’arte possa vivere nell’ombra creata dal ricordo del padre, ma questo non è assolutamente il caso di Federico Chiesa, tutt'altro: suo padre Enrico giungeva a Firenze in piena maturità calcistica (29 anni), lasciando un grande ricordo arricchito da 59 presenze e 34 goal in tre stagioni.

Mettendo a confronto la prima stagione in serie A di Enrico Chiesa e suo figlio Federico, possiamo notare che i numeri danno ragione al talento viola, che l’anno scorso ha realizzato 3 goal in 27 partite, mentre Enrico  nella stagione 1992/93 ha segnato solamente un goal in 26 presenze stagionali con la Samp.