Il pallone, prima ascoltato, poi giocato, raccontato per iscritto e ancora la radio, con "Tutto il calcio minuto per minuto", stavolta dall'altra parte, come radiocronista. Del suo lavoro in Rai, la fiorentina Sara Meini ne parla in termini entusiastici come "la realizzazione di un sogno". "La passione per il calcio è nata da bambina - racconta a Fantagazzetta - quando con mio babbo ascoltavo ogni domenica gli aggiornamenti sui risultati della Serie A. La radio mi ha sempre affascinato. Ecco perchè quando sono entrata nella squadra del programma ero felice. Tra l'altro erano dieci anni che mancava una radiocronista". Ha iniziato dapprima come spalla al commento tecnico, poi, a marzo 2017 come unica voce in Serie A (in B, invece, dal 2016). Meini ha anche un buon passato da calciatrice, con debutto in A, nella Fiorentina: "Ho giocato per anni, poi ho smesso - spiega - Non riuscivo a conciliare tutti gli impegni. Oggi è leggermente diverso, ma all'epoca dovevamo praticamente pagarci le trasferte, non avevamo alcun rimborso spese o compenso, con il dovere di allenarci tutti i giorni".

Oggi Sara si gode un lavoro che ama e una figlia, Maddalena, di 5 anni: "Extra lavoro - aggiunge - ogni mio singolo minuto è dedicato a lei". 

#1 - Un commento su quanto espresso dal campionato fino ad ora
"Inizialmente è sembrato che quest'anno la sfida scudetto coinvolgesse più squadre, ma alla lunga è venuta fuori la Juventus. Tuttavia credo che il Napoli sosterrà la lotta fino alla fine. Per una questione di rotazione nell'albo, auguro alla società e a Sarri - che ho avuto modo di apprezzare e conoscere a Empoli - di vincere il campionato. Per il resto, resta una Serie A dove assistiamo a partite belle e ad altre deludenti, con poche emozioni. L'unica incognita restano i piazzamenti in Champions ed Europa League. Quanto alla zona salvezza, negli ultimi anni vengono sempre azzeccate da pronostico le squadre coinvolte". 

#2 – Chi la sorpresa, sia per quanto riguarda un giocatore che una squadra?
"La squadra è la Sampdoria. Giampaolo è un profondo conoscitore di calcio e a Empoli ha fatto benissimo. Eppure, nel post Sarri, quando lo annunciarono, ero scettica. 
Il giocatore è Veretout. Anche se la Fiorentina non sta affrontando un momento positivo, lui riesce a fare la differenza e non era facile visto chi lo ha preceduto a centrocampo".

#3 - Quando e come è nata la passione per il giornalismo sportivo? E quando ha deciso di farne un lavoro?
"Ho iniziato a 16 anni a collaborare con testate a carattere regionale, nel frattempo studiavo, ma ho sempre voluto farne un lavoro semplicemente perchè era la mia passione da sempre. Non ho mai smesso un giorno di fare la giornalista sportiva. Ricordo che alle elementari la maestra ci chiese di scrivere un tema con argomento a piacere. Io buttai giù una cronaca di Fiorentina-Juventus". 

#4 - Ci racconta un aneddoto curioso vissuto in sala stampa?
"Avevo solo 18 anni e mi mandarono alla presentazione dell'Empoli in Serie A. Feci una domanda a mister Silvio Baldini, solo che lui invece di rispondermi mi chiese: "Scusi, ma lei lavora per il Corriere dei Piccoli?". Fu una cosa simpatica, niente di offensivo. L'altro aneddoto riguarda il mio incarico per le radiocronache in "Tutto il calcio minuto per minuto". Andai a chiedere consiglio a Riccardo Cucchi. "Io feci lo stesso con Ameri - mi rispose - E il suggerimento fu uno solo, lo stesso che raccomando anche a te: vai in bagno a fare la pipì prima che inizi la partita, perchè poi non avrai più tempo". Aggiunse infine che andando avanti, avrei capito da sola come eseguire al meglio il lavoro, di cosa avrei avuto bisogno e cosa no". 

#5 - Quale evento sportivo avrebbe voluto raccontare ai suoi lettori?
"Un Mondiale o i Giochi olimpici. Tuttavia non c'è un evento del passato che vorrei aver raccontato. Non ho nemmeno 40 anni, tutto quello che ho fatto è sempre stato importante perchè è la realizzazione di un sogno. Non ho rimpianti". 

#6 - Che rapporto ha con i social? Li usa solo per lavoro o anche per interagire con i follower?
"Li uso eccome! Sia per lavoro che per interagire con i follower. Sono utili e a supporto posso raccontare un episodio. Stavo facendo la radiocronaca e un su twitter un utente mi scrive che ho detto un'inesattezza. Mi ha dato un suggerimento che io ho poi pronunciato agli ascoltatori, facendo un figurone. L'ho ringraziato, questa cosa mi ha fatto molto piacere. Molte richieste di amicizia o follower mi arrivano dopo un servizio in tv o alla radio. Ricevo apprezzamenti ma anche critiche costruttive. Inoltre, in Rai è partito il progetto web, nato dalla redazione della testata regionale di Firenze, dove noi giornalisti curiamo ogni giorno anche una pagina internet. Di conseguenza, ognuno ha così aperto i suoi account sui social. Io però sono un'appassionata della prima ora". 

#7 - C'è un collega di una testata concorrenziale che ammira e vorrebbe portare a lavorare con lei?
"Ne stimo tanti, ma cito la mia amica del cuore, Alessandra Gozzini de "La Gazzetta". Siamo cresciute insieme, la carriera ci ha diviso, ma sarebbe un sogno poter tornare a lavorare un giorno insieme".

#8 Adesso, concentriamoci sul fantacalcio. Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana
"Sportiello".

#9 - Un difensore su cui puntare questa settimana
"Bonucci".

#10 Un centrocampista su cui puntare questa settimana
"Torreira".

#11 - Un attaccante su sui puntare questa settimana
"Icardi".