Il Genoa, dopo una partita piuttosto brutta, riesce a sbancare il Bentegodi di Verona con una zampata di Laxalt nel finale, al secondo gol consecutivo dopo quello realizzato a Roma. Chievo stanco e demotivato e adesso molto vicino alla zona salvezza: per Maran ci sarà tanto lavoro da fare.

Il primo tempo è uno dei più brutti che la Serie A ricordi: praticamente nessuna conclusione, spazi congestionati ed attaccanti spaesati e senza idee. La sostanza è che Perin e Sorrentino sostanzialmente osservano gli altri 20 giocatori trotterellare per il campo senza alcune velleità di fare male all'avversario, eccezion fatta per un gol annullato giustamente a Pandev ed una conclusione larga di Bastien.

Il secondo tempo si apre con la prima conclusione verso lo specchio della porta dell'incontro: parata facile di Perin su un tiro in corsa di Bastien. I tiri in porta latitano come l'acqua nel deserto e la girandola di cambi non porta i frutti sperati. L'emozione più grande della partita arriva al minuto numero ottantasette: Pandev, dopo aver dribblato Bani, si presenta davanti a Sorrentino che è bravissimo a chiudergli lo specchio delle porta con un intervento provvidenziale. E' il preludio al gol del Genoa che arriva due minuti dopo: da rimessa laterale, la palla arriva sui piedi di Laxalt che stavolta trafigge un incolpevole Sorrentino. E' il gol che vale tre punti, pesantissimi, e che spalanca al Chievo le porta della terza sconfitta consecutiva.