Tutti pazzi per Cengiz Ünder. Ma adesso c’è chi si stropiccia gli occhi e chi si strappa i capelli. Quattro reti nelle ultime tre partite nel mese di febbraio: contro il Verona al Bentegodi ha festeggiato il primo gol in Serie A, contro il Benevento all’Olimpico è arrivata anche la doppietta (più l’assist per la rete di Dzeko), ancora decisivo contro l’Udinese alla Dacia Arena. Il talentuoso turco classe ’97 ha rivitalizzato l’attacco della squadra di Di Francesco che nelle precedenti gare era riuscita a segnare con il contagocce.

Se lo gode adesso chi ha a lungo aspettato il fiorire del talentuoso turco classe ’97. L’allenatore della Roma le aveva provate tutte su quella fascia che era stata di Salah: gli adattamenti di Defrel, Schick, Gerson, El Shaarawy (di piede destro a differenza degli altri tre). Niente da fare fino a che puntare su Ünder è diventato quasi un obbligo. L’ex Basaksehir, costato 13,4 milioni più 1,5 di bonus, aveva saputo già attirare l’attenzione in estate: il gol in un’amichevole di fine luglio, contro il Tottenham, non sarà sfuggito ai più attenti che si sono aggiudicati l’esterno romanista, listato centrocampista, per completare il proprio reparto. 

La prima parte di stagione non ha regalato però alcuna gioia: il numero 17 ha sfiorato la rete al debutto da titolare, datato 16 settembre 2017, all’Olimpico contro il Verona (colpito il palo esterno della porta difesa da Nicolas), titolare e sostituito a fine primo tempo contro il Benevento al Vigorito il successivo 20 settembre; ancora dal 1’ senza acuti con Crotone, il 25 ottobre, e Spal, il 1° dicembre, all’Olimpico. Diversi subentri per pochi minuti, poco spazio per un giocatore che a detta di Di Francesco doveva migliorare prima di tutto nell’intesa con i compagni e nella conoscenza della lingua.
Periodo di adattamento alla nuova realtà che arriva fino alle ultime cinque gare di campionato, tutte disputate dal 1’. Nel recupero della terza giornata contro la Sampdoria a Marassi, lo scorso 24 gennaio, l’allenatore romanista doveva infatti ovviare all’assenza per infortunio di Perotti e, dopo aver schierato Gerson nel tridente a San Siro contro l’Inter pochi giorni prima, dà una nuova occasione a Ünder confermato poi il 28 contro lo stesso avversario nella sfida casalinga (con Schick KO). I segnali da parte del giocatore sono incoraggianti tanto è vero che Di Francesco, sconfitto per 1-0 in casa, finisce sul banco degli imputati per averlo sostituito al 72’.

A fine gennaio il bilancio è comunque di sole 6 presenze da titolare, nessuna rete segnata, nessun assist. Roma in crisi di risultati, di gioco, di gol. - Non ci sarà più spazio in una simile situazione per un imberbe giovinetto classe ’97 che non è ancora riuscito a dimostrare nulla -. E’ così che si consuma il dramma di chi, a mercato chiuso, ha svincolato Cengiz Ünder nelle aste di riparazione. Di Francesco invece lo conferma contro il Verona al Bentegodi il 4 febbraio, lui risponde con il sinistro fulminante al 1’ che vale i 3 punti. Poi la doppietta al Benevento e il gol che sblocca la situazione ad Udine con una costante: il letale mancino da fuori. Tre reti dalla distanza nelle ultime tre partite, Ünder si è già messo alle calcagna di Dybala a quota 5; di Suso, Pjanic, Milinkovic-Savic e Torreira a quota 4, i migliori. A 3 anche Verdi e Falque. Sorpassato il compagno di squadra Kolarov a quota 2. Roma così a 8 gol da fuori in totale, meglio solo la Lazio a 9 e la Juventus a 11.

Ora la Roma si ritrova in mano una carta che può essere fondamentale per il prosieguo della stagione: un giocatore convinto, energico, esuberante. Non si può dire lo stesso dei poveri fantallenatori che se ne sono privati proprio sul più bello.