Dopo un anno e mezzo - uno trascorso all'Inter, sei mesi al Benfica - Gabigol è tornato lì dove era partito. Al Santos, club in cui il brasiliano si guadagnò la Nazionale olimpico accanto a Neymar e Gabriel Jesus, Gabriel ha riscoperto un ambiente familiare, ed ha colto così l'occasione per spiegare quanto accaduto in Europa. Queste le dichiarazioni raccolte da Uol. 

AVREI VOLUTO MANDARE A QUEL PAESE QUALCUNO, MA... - “Nella mia carriera avrei voluto tante volte mandare a quel paese gli allenatori, però non l’ho mai fatto e ho sempre evitato anche quando venivo messo in panchina per cose personali e non per motivi tecnici. Non farò i nomi degli allenatori e non mi riferirò alle situazioni perché è una questione noiosa, delicata”.

Vedo l’arrivo all’Inter come un motivo di grande orgoglio perché è un grande club con una tradizione mostruosa e non mi pento di aver scelto il club nerazzurro due anni fa e neanche il Benfica. Posso dire che ho comunque giocato in grandissimi club. Mi hanno cercato le rivali del Santos? La mia preferenza è sempre il Santos perché è la mia squadra del cuore ed è la squadra nella quale ho sempre giocato".