"Al Chelsea i manager sono dinamici, non durano mica dieci, quindici anni. Abramovich, anzi, li sostituisce abbastanza rapidamente. Conte è un morto che cammina". Parola di Joey Barton, ex calciatore inglese oggi opinionista, nell'immediato post partita, ieri. Il Watford ha demolito il Chelsea del tecnico leccese, che ora effettivamente è sulla graticola. E che, poche ore fa, ha ammesso: "Per noi questo è sicuramente è un momento difficile, ho cercato di avvertire tutti sulla difficoltà nel nostro cammino e della difficoltà di trovare un posto in Champions. Forse anch'io ho commesso degli errori nella formazione iniziale, le mie scelte sono state molto negative, la formazione iniziale è stata forse sbagliata. Esonero? Io cerco di fare il mio lavoro e di dare tutto. Se questo è sufficiente, allora bene, altrimenti il club può prendere una decisione diversa. Ma io non sono preoccupato".

Quel che è certo è che effettivamente la proprietà è da tempo insofferente in merito all'allenatore. A cui non sono stati concessi gli acquisti di Dzeko ed Alex Sandro (al loro posto Giroud ed Emerson Palmieri) e verso il quale nelle ultime settimane non sono neanche arrivate manifestazioni di solidarietà. I numeri stagionali non mentono: i blues sono staccatissimi dalla vetta (a 19 punti dal City) e ora rischiano anche il 4° posto, incalzati dal Tottenham che è solo a un punto. Secondo i tabloids, peraltro, lo spogliatoio avrebbe certificato ieri la rottura definitiva col tecnico: non a caso proprio Conte aveva chiesto in conferenza stampa alla dirigenza  di emanare un comunicato per ribadirgli la fiducia.  

Un comunicato che ovviamente non è mai arrivato. Anzi, sarebbero già stati avviati i contatti con due allenatori di spessore internazionale, immediatamente in grado di sostituirlo. Il nome più caldo, sempre rimasto nel cuore del patron russo, è quello di Carletto Ancelotti (che tornerebbe a Londra dopo l'esperienza 2009 - 2011, vincendo anch'egli la Premier League). A breve distanza rispetto alla corsa alla panchina dei campioni di Inghilterra, c'è poi Luis Enrique, che gradirebbe una nuova esperienza, lontano dalla Liga. E Conte? L'amico Costacurta lo ricontatterà nei prossimi giorni, per incontrarlo entro 10 giorni. E lui gli ribadirà di essere ancora contrattualizzato. Sempre se Roman non lo esonererà prima.