La telenovela più lunga ed estenuante dell'ultimo mercato estivo italiano, ad oggi, non ha ancora prodotto risultati tangibili e convincenti. Anzi, la parentesi di Nikola Kalinic con la maglia del Milan ha presentato molte più ombre che luci. Al punto che oggi il croato è in prima fila sul banco degli imputati, dopo il girone d'andata quasi del tutto completato, appena 4 centri collezionato e una sfilza di insufficienze e prestazioni non all'altezza messe a referto. Eppure tutti conosciamo l'attaccante che ha stupito (e a tratti incantato) nella sua esperienza a Firenze. 27 marcature in due campionati, giocatore determinante, attaccante moderno perché per nulla statico, perno fondamentale di una squadra che brillava e giocava a calcio come pochi in Italia. L'addio, però, è stato alquanto burrascoso. Il non presentarsi al servizio di Pioli, il celeberrimo "certificato fasullo", la netta presa di posizione a prescindere ("Voglio solo il Milan": insomma, una ricetta fatta da soli ingredienti sgraditi ai tifosi gigliati. Che sabato alle 12.30 (ironia del destino, proprio a ora di pranzo), con ogni probabilità, gli riserveranno un'accoglienza da bruciori di stomaco.
Difesa a tre composta da Nicolas Burdisso (a Genova dal 2014 allo scorso maggio), Davide Astori (cresciuto proprio nel vivaio del Milan) e Martin Caceres (5 Scudetti, 3 Supercoppe italiane e 2 Coppe Italia vinte con la Juventus).
Centrocampo a quattro completato da Tomas Rincon (79 presenze e 3 reti col Genoa), Riccardo Montolivo (ben 219 apparizioni in viola, prima del passaggio al Milan nel 2012) e Romulo (meteora juventina nella stagione 2014/2015).
Nel tridente con Kalinic ci sono Matteo Politano (prodotto delle giovanili romaniste) e Iago Falque (portato in Italia dal Genoa nel 2014, 32 partite e 13 centri in rossoblù).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.