Torniamo ad occuparci del bilancio Juve con un aggiornamento pre-mercato invernale che tiene conto dei cambiamenti a livello economico avvenuti negli ultimi mesi.

Prima di cominciare vi ricordo che questo articolo si basa sugli assunti già più volte spiegati in altri articoli trattanti il medesimo argomento in passato, l’ultimo dei quali è consultabile QUI.

Tutti gli altri post relativi alle diverse stime del bilancio Juventus dal 14 maggio 2014 (in ordine decrescente) a oggi sono consultabili QUI.

STIMA DEL BILANCIO 2017/18 NELL’IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Come ormai consuetudine sottolineo che i numeri presenti nella seguente tabella, oltre a essere frutto di stime basate sui dati passati e sul loro andamento nei vari semestri, e quindi soggette a errori per tutte le possibili variabili che possono influire su ogni voce di bilancio nei prossimi mesi (errori tanto più ampi quanto è ampio il periodo di tempo fra la stima e la chiusura del bilancio annuale), sono anche state elaborate nell’ipotesi economicamente meno favorevole rispetto ai risultati sportivi, che a oggi è data dalla combinazione di eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale con la Roma vincitrice della coppa, uscita ai quarti di finale di Coppa Italia e vittoria dello scudetto (più costosa a causa di maggiori premi da elargire ai giocatori).

Per ogni voce di bilancio verrà data opportuna spiegazione rispetto alle variazioni dall’ultima stima. Inoltre trovate nell’ultima colonna i dati reali del bilancio annuale del 2016/17 per avere un confronto immediato, per chi fosse interessato, fra i dati stimati di quest’anno e quelli veri della stagione passata.

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Le stime delle voci di bilancio corrette rispetto all’ultimo aggiornamento sono sei (Ricavi da Gare, Diritti TV, Altri Ricavi, Stipendi Personale Tesserato, Ammortamenti e Imposte Correnti) e incidono ovviamente su Totale Ricavi, Totale Costi, Risultato Operativo e valori relativi al soddisfacimento dei vincoli del Fair Play Finanziario.

Ricavi da gare: Variazione positiva (+4,5 milioni) causata dalla qualificazione agli ottavi di Champions League e alla conseguente aggiunta della stima prevista per gli incassi destinati alle casse dei bianconeri di Juventus-Tottenham del 13 febbraio (+2,4 milioni), dal superamento del primo turno di Coppa Italia con la stima prevista per Juventus-Torino del 3 gennaio (+0,3 milioni), dalla stima prevista dei conseguenti servizi aggiuntivi relativi a queste gare (+0,4 milioni), dal risultato migliore rispetto alle stime degli incassi relativi alla fase a gironi di Champions League (+0,2 milioni) e da un miglioramento delle stime relative agli incassi da Serie A dati da una crescita rispetto al previsto degli incassi delle partite già disputate (+1,2 milioni). 

Diritti TV: Variazione positiva (+16,2 milioni) causata dai risultati ottenuti in Champions League. In particolare +6 milioni per la qualificazione agli ottavi di finale, +4 milioni per i risultati ottenuti nel girone dall'ultimo aggiornamento, +6,1 milioni di guadagno minimo derivante dal market pool nell’ipotesi di eliminazione agli ottavi e raggiungimento della finale da parte della Roma e +0,1 milioni come incremento della quota spettante alla Juventus nella redistribuzione alle 32 squadre, in proporzione ai risultati ottenuti nel girone, dei soldi non distribuiti dall’Uefa per le partite terminate in parità nella fase a gruppi (ricordo che se una squadra vince la propria partita nel girone incassa 1,5 milioni, mentre in caso di pareggio le due contendenti incassano “solo” 500 mila euro a testa lasciando sul piatto gli altri 500 mila euro residui). 

Altri Ricavi: Variazione positiva (+0,1 milioni) data dall’annuncio di Sopravvenienze Attive pari a 0,1 milioni come maggiori introiti distribuiti dall’Uefa rispetto al previsto in relazione alla Champions League 2016/17.

Stipendi: Diminuzione del monte ingaggi (-0,5 milioni) a causa della rescissione del contratto di Thiam.

Ammortamenti: Diminuzione della quota ammortamenti (-0,1 milioni) a seguito della clausola contrattuale che ha fatto scattare il rinnovo automatico di Chiellini fino al 30 giugno 2019.

Imposte Correnti: Variazione negativa (-0,8 milioni) data dall’ipotesi che i maggiori introiti delle voci precedenti generino un aumento della pressione fiscale.

Queste variazioni portano i seguenti cambiamenti nelle voci aggregate:

Totale Ricavi: Crescono da 420,7 a 441,4 milioni.

Totale Costi (esclusi ammortamenti): Diminuiscono da 363,4 a 362,9 milioni.

Risultato Operativo prima delle Imposte: dati i maggiori introiti realizzati, la stima del Risultato Operativo ante-Imposte migliora passando da -69,5 a -48,2 milioni.

Risultato del Periodo: rimane quindi negativa (pur migliorando) la stima sul risultato finale del periodo, previsto al momento a -58,9 contro i -79,5 milioni dell'aggiornamento precedente. 

FAIR PLAY FINANZIARIO

Per quanto riguarda i parametri del Fair Play Finanziario, la situazione societaria è confortante.

Entrando nei dettagli rimangono confermate le ipotesi di Solidità aziendale e Assenza di debiti scaduti, mentre la situazione per le altre quattro richieste è al momento la seguente:

Patrimonio Netto Non Negativo: il Patrimonio Netto stimato per la fine della stagione 2017/18 è positivo di 34,9 milioni (in miglioramento di 20,6 milioni rispetto alla stima precedente) ed è quindi conforme ai criteri del Fair Play Finanziario.

Break-Even: il “pareggio” di bilancio relativo ai costi rilevanti per il Fair Play Finanziario, che per il triennio 2015/18 richiede un passivo massimo di -30 milioni, al momento è rispettato in quanto in attivo di 69,1 milioni al netto dei costi virtuosi.

Indebitamento Finanziario Netto minore dei Ricavi al netto delle plusvalenze: i ricavi al netto delle plusvalenze sono di 366,5 milioni, ben superiori all’Indebitamento Finanziario Netto che al 30 giugno è risultato di 162,5 milioni. Il parametro sarà quindi rispettato senza particolari problemi alla fine della stagione.

Costo del Personale minore del 70% dei Ricavi al netto delle plusvalenze: nella stima effettuata il costo del personale sarebbe pari al 70,8% dei ricavi al netto delle plusvalenze, in miglioramento rispetto al 75,1% stimato nell’ultimo aggiornamento ma non ancora sufficiente per rispettare la richiesta dell’Uefa. Va però ricordato che questo parametro non è vincolante ma è solo un indicatore della salute economica a lungo termine della società dal punto di vista della sostenibilità del monte ingaggi. Quindi, anche se la Juventus non dovesse rispettare questo parametro a fine stagione, non sarebbero previste sanzioni da parte dell’Uefa. Attualmente, senza considerare eventuali aumenti dei costi dovuti per esempio a nuovi acquisti nel mercato di gennaio, per tornare sotto il 70% i ricavi dovrebbero aumentare ulteriormente di almeno 4,2 milioni.

Come già segnalato in passato, non ci sono problemi nemmeno per il soddisfacimento delle richieste relative al Fair Play Finanziario italiano.

POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

Se la Juventus dovesse riuscire a battere il Tottenham, il passaggio del turno in Champions League varrebbe circa 8,8 milioni di euro (6,5 di premio per il passaggio del turno, 2,7 di aumento del Market Pool, 3,1 di stima per la percentuale spettante alla squadra di casa delll’incasso per l’eventuale quarto di finale allo Juventus Stadium e 1 milione di bonus garantito dal contratto di sponsorizzazione con Jeep, parzialmente compensati dalla stima di 4,5 milioni di premi variabili da elargire ai calciatori).

Un’eventuale eliminazione della Roma negli ottavi di finale di Champions League porterebbe nelle casse bianconere circa 3,7 milioni provenienti dal Market Pool in caso di contemporanea eliminazione della Juventus oppure 4,1 milioni in caso di passaggio dei bianconeri ai quarti di finale. 

Andare ulteriormente avanti in Champions League (quindi approdare in semifinale, finale e vincerla) può portare a incassare fino a ulteriori 23 milioni di premi per i risultati conseguiti sul campo, ai quali aggiungere 3,1 milioni di “ricavi da gare” e un massimo di ulteriori 3,6 milioni dal Market Pool rispetto all’ipotesi “Roma eliminata dallo Shakhtar Donetsk negli ottavi di finale” ma sottrarre 14,1 milioni di premi variabili da elargire ai calciatori. Ci sono quindi ancora 28,5 milioni in palio per la Juventus in Champions League, vedremo quanti di questi sarà capace di incassarne la società.

La vittoria della Coppa Italia potrebbe voler dire fra incassi da stadio e Diritti TV un extraintroito di circa 5,1 milioni, la maggior parte dei quali incassabili arrivando però almeno in finale e ai quali vanno sottratti 1,3 milioni di premi variabili da elargire ai giocatori in caso di vittoria facendo così scendere il ricavo netto massimo possibile a 3,8 milioni.

Il bilancio potrebbe essere inoltre migliorato da una “non vittoria” dello Scudetto, per via dei minori premi da distribuire ai giocatori per una cifra che molto probabilmente supererebbe i 5 milioni di euro. Ovviamente è uno scenario del quale società e tifosi farebbero volentieri a meno.

Il totale di queste tre voci porta a una somma di 37,3 milioni, inferiore alla previsione attuale di passivo di bilancio di 58,9 milioni. Ciò vuol dire che con i soli risultati sportivi quest'anno la Juventus molto difficilmente riuscirà a evitare un deficit di bilancio,  ma va comunque ricordato che la presenza di un Patrimonio Netto positivo mette la società al riparo da qualsiasi problema e che inoltre la posizione del club rispetto alle richieste del Fair Play Finanziario rimane comunque ampiamente all'interno delle richieste. 

Oltre alle tre voci sopra riportate, va ricordato che sono poi sempre possibili piccole operazioni contabili (come bonus extra dagli sponsor) o anche errori di calcolo nella stima nelle varie voci, queste ultime che però potrebbero essere sia in positivo che in negativo.

In ultima analisi il bilancio può variare con operazioni di mercato nella finestra invernale come vedremo nel prossimo paragrafo.

IL MERCATO INVERNALE: PROSPETTIVE

A oggi difficilmente il mercato invernale della Juventus sarà particolarmente movimentato. La rosa attuale è completa in tutti i reparti (tanto che due giocatori sono stati tenuti fuori dalla Lista Uefa della prima fase della stagione, Pjaca e Lichtsteiner) e solo in caso di uscite di qualche giocatore è possibile che la società intervenga con colpi in entrata. 

Analizzando la situazione reparto per reparto, partiamo dal gruppo dei portieri che sarà sicuramente confermato in toto con Buffon, Szczesny e Pinsoglio che danno ampie garanzie.

In difesa ci sono i dubbi maggiori. La volontà della Juventus di trattare il riscatto di Howedes nonostante la sua stagione particolarmente tribolata a livello di infortuni lascia pensare che il tedesco rimarrà comunque il quinto difensore centrale della rosa, pronto una volta rientrato in squadra a essere anche una valida alternativa sulle due fasce. Proprio dalle corsie esterne potrebbero invece arrivare delle sorprese. Inamovibili fino a prova contraria Asamoah e De Sciglio, sul mercato potrebbero finire Lichtsteiner e Alex Sandro. Lo svizzero, in scadenza di contratto a giugno, potrebbe chiedere di abbandonare la nave con sei mesi di anticipo se fosse nuovamente escluso dalla Lista Champions (ma la scelta dell'escluso a febbraio potrebbe ricadere su Howedes o Sturaro). La sua uscita non comporterebbe un grosso guadagno per la Juventus (0,1 milioni di risparmio di ammortamento, 2,6 milioni di risparmio di ingaggio ed eventuale plusvalenza se ceduto a una cifra superiore a 0,3 milioni). Discorso diverso per il brasiliano, il cui scarso rendimento in questa prima parte della stagione sta facendo traballare le granitiche certezze di conferma e rinnovo che aveva la dirigenza fino a pochi mesi fa. A quanto pare se dovesse arrivare (molto probabilmente dalla Premier League) una offerta di almeno 60 milioni di euro (che vorrebbe dire plusvalenza netta di 46,7 milioni ai quali aggiungere 2,6 milioni di risparmio ammortamento e 2,6 milioni di risparmio ingaggio) la Juventus potrebbe pensare seriamente alla cessione soprattutto se riuscisse a trovare un sostituto quantomeno a livello numerico. Nelle scorse settimane si sono fatti molti nomi, inutile stare a rinominarli tutti quello che si può dire è che un guadagno economico simile non solo permetterebbe alla Juventus di avvicinarsi e forse centrare un attivo anche nel bilancio 2017/18, ma metterebbe nelle tasche societarie i soldi necessari per acquistare un qualsiasi sostituto. Il problema della ricerca di un nuovo terzino eventualmente non sarebbe quindi di livello economico. I parametri da soddisfare, oltre alla presunta "forza" dell'eventuale nuovo acquisto, saranno definiti dalla possibilità o meno di schierarlo in Champions League e anche dalla valutazione di un possibile spostamento di De Sciglio a sinistra che permetterebbe di ampliare la ricerca non solo al gruppo dei terzini sinistri ma anche a quello dei terzini destri. L'operazione meno onerosa per la Juventus sarebbe il ritorno a casa di Spinazzola, ma come in estate l'Atalanta non sembra disposta a cedere in anticipo rispetto agli accordi (e nel caso chissà se un'eventuale offerta in prestito di Pjaca fino a fine stagione come contropartita potrebbe interessare in qualche modo i bergamaschi). 

A centrocampo, nonostante il ripristino del 4-3-3 come possibile modulo di gioco alternativo al 4-2-3-1, difficilmente ci saranno innesti essendoci in rosa ben sei giocatori di ruolo (Pjanic, Matuidi, Khedira, Marchisio, Bentancur e Sturaro). Improbabile l'arrivo a Torino di Emre Can già a gennaio sia perché la Juventus ha dimostrato in passato di saper aspettare qualche mese per acquistare i giocatori a parametro zero sia perché il giocatore è già sceso in campo con il Liverpool in Champions League e non sarebbe quindi utilizzabile nella massima competizione europea.

In attacco l'unico dubbio è legato a Pjaca. Allegri lo ha provato a trasformare nel periodo di recupero dall'infortunio in una possibile riserva di Higuain, che sarebbe utile nel 4-2-3-1 con Mandzukic e Dybala già inseriti nei tre calciatori offensivi dietro la punta, meno in caso di 4-3-3 dove la naturale alternativa al "Pipita" sarebbe proprio Dybala. L'allenatore nella conferenza stampa pre-Verona ha sottolineato che il croato avrebbe bisogno di giocare non escludendo affatto l'ipotesi di prestito. Sono numerose le squadre interessate sia in Italia che all'estero, quindi nel caso non sarebbe difficile per la Juventus piazzare il giocatore. In caso di sua partenza si libererebbe un posto in Lista Serie A e diventerebbe interessante vedere per rafforzare quale ruolo lo utilizzerebbero i bianconeri, ammesso che non decidano di lasciare una casella vuota fino a fine stagione.

Vale la pena ricordare infine che dal punto di vista economico potrebbero incidere sul bilancio di quest'anno sia l'eventuale scelta della Juventus di inserire in questo bilancio eventuali plusvalenze realizzate a giugno (finora la società ha agito in questo modo solo per i calciatori ceduti in prestito e riscattati da altre società, ma è ormai prassi abbastanza comune in altri lidi agire in questo modo perciò i bianconeri potrebbero utilizzare questo escamotage per "abbellire" il bilancio 2017/18 magari vendendo Alex Sandro proprio nel prossimo giugno) sia le situazioni riguardanti Rincon, Howedes, Douglas Costa e Matuidi. 

Per Rincon scatterà l'obbligo di riscatto a 6 milioni da parte del Genoa alla diciannovesima presenza in campionato, al momento ne ha al suo attivo diciotto quindi l'affare non dovrebbe essere in dubbio e genererà una plusvalenza di poco meno di un milione.

Se dovesse scattare il bonus di 5,15 milioni relativo alla presenze stagionali di Matuidi (fissato all'80% delle presenze totali, che se finisse ora la stagione sarebbe ampiamente superato visto che il francese ha saltato solo due partite su ventisei), è probabile che la cifra andrà sommata all'ammortamento totale del giocatore a bilancio e in questo modo peserà per 1,75 milioni su questo bilancio e per la stessa quota nei prossimi due esercizi. 

Per Howedes e Douglas Costa, in caso di riscatto, la Juventus dovrà decidere da quale annata far iniziare l'ammortamento. Se già da questa soprattutto nel caso del brasiliano l'impatto a bilancio non sarebbe indifferente visto che risulterebbe essere di 10 milioni annui, ma in questi casi in passato la tendenza societaria è stata quella di far scattare l'ammortamento dal 1° luglio dell'estate del riscatto.  

Per oggi è tutto, vi do appuntamento per un nuovo aggiornamento delle stime sul bilancio della Juventus indicativamente attorno a giovedì 1 marzo, dopo la pubblicazione della Semestrale 2017/18 che ci permetterà di affinare le previsioni e inserire nei conteggi le eventuali operazioni concluse nel mercato invernale.