Quando sbarcò a Milan il 31 agosto del 2015, a poche ore dalla chiusura del mercato estivo, la sensazione è che quello potesse essere il più classico dei trasferimenti da sliding doors. E in effetti Adem Ljajic in carriera, tra Fiorentina e Roma, aveva mostrato un talento eccezionale, fuori dalla norma, che se valorizzato a pieno lo avrebbe posto tra i più grandi a livello continentale. Il problema vero, da sempre una sua peculiarità, è uno e uno soltanto: l'incostanza. Troppi alti e bassi, troppi vuoti in mezzo a sprazzi di calcio celestiale. Una premessa confermata in toto anche con la maglia dell'Inter: 25 presenze, 3 gol, qualche giocata da campione ma parecchie assenze ingiustificate. Poco valorizzato? Non sufficientemente stimolato? Difficilmente inquadrabile tatticamente? Resta un mistero irrisolto. Ci sta provando Mihajlovic, riproponendolo (con ottimi risultati) come trequartista alle spalle dell'unica punta. E chissà che non possa davvero essere questa la svolta definitiva. Magari proverà a dimostrarlo domenica, alle 12:30, proprio davanti ai suoi vecchi tifosi...
Difesa a quattro di lusso composta da Danilo D'Ambrosio (quattro anni a ottimi livelli a Torino), Francesco Acerbi (6 apparizioni in rossonero), Davide Astori (una stagione a Roma dopo la lunga parentesi Cagliari) e Ervin Zukanovic (16 presenze e 3 gol in sei mesi con la Sampdoria).
Centrocampo a tre formato da Valon Behrami (simbolo della prima Lazio di Lotito, dal 2005 al 2008), Joel Obi (50 partite e 2 reti con l'Inter, tra cui quella nel derby del 23 novembre 2014) e Cristian Ansaldi (meteora nerazzurra nella passata stagione).
Tandem offensivo completato da Marco Borriello: esperienza a Bergamo da gennaio a giugno del 2016, quattro reti con la Dea.
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.