Fiorentina-Benevento, senza  Astori, è stata una partita surreale. In cui al netto del risultato finale (come se fosse possibile, visto che ha segnato Vitor Hugo, che ha sostituto proprio Davide al fianco di Pezzella), degli eventi sportivi, della commozione che ha inevitabilmente attanagliato i cuori di Firenze tutta e del calcio italiano, strettosi intorno alla famiglia ed al mondo viola, un messaggio è arrivato ben forte e chiaro: il calcio è fatto di uomini e non, solo, di calciatori. 

In un'epoca come questa, dominata dal confronto, spesso troppo acceso e inutilmente feroce, tra tifoserie e fazioni, l'input più bello è stato proprio questo. Non c'è modo migliore, nel mondo calcistico, di ricordare la memoria di un ragazzo così trasparente, umile, sincero e affabile, prima che professionista esemplare e calciatore di livello internazionale.

Poi, e solo a contorno, c'è il mondo parallelo, quello fantacalcistico. Un emisfero della passione sportiva di milioni di italiani, un regno della fantasia e della libertà di sognare, e della condivisione tra amici, colleghi, parenti. Il fratello minore del calcio, non per questo meno intenso e coinvolgente, oltre che diffuso. 

Un mondo in cui Davide Astori era una certezza. Una garanzia, un simbolo di affidabilità granitica e un riferimento, da quasi 10 anni. Un'intera epoca (fanta)calcistica. Non è un caso, se negli ultimi giorni siamo stati letteralmente subissati di richieste, proposte, consigli. Molti li abbiamo racchiusi e condivisi con voi mediante i fantaracconti: uno spazio vostro, più che nostro, che ormai da anni fa da diario di bordo di una intera categoria di appassionati - i fantallenatori italiani - che si sono stretti intorno al ricordo dell'uomo, prima che del calciatore, e cercato in ogni modo di rendergli onore. Bene, iniziamo a dire che dei vostri intenti e di queste misure, sinceramente, siamo più che fieri. Non esiste lega fantacalcistica che non abbia cercato, anche nei modi più disparati e imprevedibili, di tributare un omaggio a Davide. 

Al Davide Astori che oltre che della Fiorentina, anche di milioni di fantasquadre era capitano e simbolo. E che, per moltissimi, continuerà ad esserlo. Sì, perché la richiesta più comune, perché evidentemente più sentita, è quella di continuare a tenere in rosa e schierare il nostro e vostro Davide. Perché, esattamente come recita, oggi, uno striscione al Franchi, "Ci sono uomini che non muoiono mai".

Forse anche per questo motivo, alla fine di una lunga valutazione, ed in base alle vostre reiterate richieste, abbiamo deciso di pigiare, seppur con lo stomaco in subbuglio emozionale, il tastino “escludi calciatore dalla stagione corrente”, che fa apparire il famoso asterisco che contraddistingue nelle leghe Fantagazzetta i calciatori che hanno semplicemente cambiato campionato. La consapevolezza di poter sbagliare, a prescindere da qualsiasi scelta avessimo fatto, e di trasferire involontariamente al pubblico una qualche forma di mancanza di sensibilità, c'era e continua ad esserci. Ma anche la convinzione che il modo meno traumatico per assimilare un evento così tragico fosse questa. Anche perché, così facendo, per chi vuole, Davide può rimanere in rosa fino a fine campionato: un calciatore con asterisco non va ceduto obbligatoriamente. E può anche simbolicamente essere schierato, come già moltissimi hanno fatto e hanno intenzione di continuare a fare. Il sistema però (è una macchina, non gli vogliate male) provvederà a sostituirlo con altro calciatore in panchina. Molti, inoltre, ci hanno chiesto di potergli assegnare un simbolico 'voto politico' in ogni partita. Giusto? Sbagliato? Non sta a noi dirlo. Quello che possiamo affermare è che, pur avendola valutata, come opportunità, abbiamo subito realizzato che fosse tecnicamente non percorribile anche perché i tempi tecnici per realizzarla, a stagione in corso, purtroppo non ci sarebbero stati. Per come è concepita la nostra piattaforma, difatti, il 6 politico viene assegnato ai calciatori di una certa squadra, e non può essere gestito sul singolo. Forzare questa situazione, e creare un'eccezione, avrebbe significato, peraltro, imporre questa scelta a tutte le leghe. E questo sì che non sarebbe stato giusto. 

In molti, infine, ci hanno chiesto semplicemente un consiglio, un'indicazione di massima, che così come abbiamo fatto una settimana fa, in occasione del turno di campionato rinviato, potesse fare da linea guida. La nostra, in questo caso, più che un'indicazione è una considerazione. Perché come gestirete Astori nella vostra lega in fin dei conti non è così importante, anche se probabilmente continuare tenerlo in rosa, così come la maggior parte di voi ci ha chiesto di poter fare, è probabilmente la strada che più ci sentiamo di far percorrere.

Se però davvero vogliamo omaggiarne la memoria, anche, e nel nostro piccolo, a livello fantacalcistico, impariamo a prendere ad esempio il suo modello di uomo, di professionista e di sportivo. Ed anche il fantacalcio, che talvolta scatena ire e rancori assolutamente evitabili ed ingiustificati, può fare altrettanto: solo così non solo nel calcio, ma anche nel fantacalcio italiano, Davide vivrà per sempre. 

Proprio come recita quello striscione.

Astori, a dicembre 2017, riceve il suo campioncino Fantagazzetta. 

Ciao Davide!

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