Sono passati quattro anni e mezzo dal 25 Settembre 2013, data di esordio di Domenico Berardi in Serie A. Per il fantasista nativo di Cariati Marina, però, sembra passata ormai un'intera carriera.

Sbarcato nel nostro massimo campionato a poco più di 19 anni Berardi ha iniziato fin da subito ad incantare le platee, facendo nascere anche una sorta di mitologia sul suo approdo alla maglia neroverde. La prima stagione del numero 25 è stata a dir poco esaltante, con 16 reti in 29 presenze in campionato, tanto da attirare immediatamente le attenzioni dei club più prestigiosi del panorama italiano. La gara per arrivare ad avere una prelazione sul ragazzo è stata vinta dalla Juventus, con la dirigenza bianconera abilissima, ancora una volta, a sfruttare gli ottimi rapporti con i colleghi del Sassuolo.

Nella sua seconda stagione in Serie A Berardi ha mantenuto, più o meno, lo stesso livello della sua prima annata: 15 reti in 32 presenze, tuttavia il numero di cartellini gialli ha iniziato ad aumentare, dai 10 del primo anno si è passati ai 13 del secondo, invariato invece il numero di espulsioni, 1 rosso diretto in entrambi gli anni. A partire dal 2015/16 però il livello delle prestazioni di Berardi è iniziato a calare, fino a questa, difficile, stagione.

L'annata 2017/18 del rapido attaccante esterno si è dimostrata al di sotto delle altre fin dall'inizio. Per lui la prima rete è arrivata infatti solamente alla settima giornata, una rete illusoria ed inutile, visto che Berardi ha segnato il momentaneo 0-1 nella sfida terminata poi 6-1 per la Lazio dei travolgenti Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Ma, se l'avvio di stagione è stato quanto meno stentato, il resto dell'annata si è rivelata un vero incubo: per ora Berardi ha messo assieme 21 presenze, di cui 20 da titolare ed 1 da subentrante, ed il numero totale delle reti non è vorticosamente aumentato, anzi è tutt'ora fermo a quota 2, con la seconda rete realizzata alla ventunesima giornata contro il Torino.

Andando a guardare le statistiche complessive della stagione del calabrese ci si rende perfettamente conto delle difficoltà incontrate quest'anno. In totale i tiri per lui sono appena 40, di cui solamente 16 nello specchio, la percentuale di passaggi realizzati supera di pochissimo il 70%, attestandosi precisamente al 71.3%; male anche la media dei dribbling, appena 1.1 per partita, una cifra decisamente bassa per un giocatore della sua qualità e che dovrebbe garantire alla propria squadra la superiorità numerica in fase offensiva. Queste difficoltà, ovviamente, finiscono con l'incidere in negativo anche dal punto di vista del fantacalcio: come se non bastasse la penuria di reti realizzate e assist forniti, 1, a peggiorare l'appetibilità del fantasista sono arrivati finora copiosi e dolorosi malus. Il numero 25 del Sassuolo si è presentato 3 volte dal dischetto degli undici metri, sbagliando ben 2 rigori. A questi "-3" si vanno poi a sommare le 4 ammonizioni e l'espulsione che si è visto comminare nell'arco della ventiseiesima giornata, ancora contro la Lazio. La media voto e la fantamedia di questa stagione non possono dunque che essere inferiori alla fatidica soglia della sufficienza: 5.43 la media voto, addirittura 5.31 la fantamedia.

Cifre impietose dunque, che non giustificano neppure in minima parte gli eventuali crediti spesi per lui nell'asta iniziale o, ancora peggio, in quella invernale di riparazione.