Sono state tante le tipologie di reazioni che si sono viste oggi dopo la morte di Astori, alcune isteriche, altre razionali, altre ancora sentimentali. Una, invece, fatichiamo notevolmente ad inquadrarla: parliamo del prezzo dello stesso calciatore nel gioco di calcio su console attualmente più famoso al mondo, FIFA18. E' facilmente riscontrabile come, dopo la notizia della morte del difensore della Fiorentina, i gamers che possedevano il calciatore nelle proprie rose, lo abbiano messo sul mercato con una base d'asta quintuplicata rispetto al suo valore sino a ieri, con il solo fine di trarne un guadagno in termini di crediti virtuali.

Nulla di nuovo, il tentativo di acquistare i calciatori a prezzi bassi sfruttando la disattenzione dei venditori, la domanda del calciatore e la relativa oscillazione del valore, con la speranza di rivenderlo ad un prezzo superiore è una prassi consolidata e molto praticata, ma che l'elemento destabilizzante sia la morte dello stesso calciatore (come già successo ai tempi del disastro che colpì la Chapecoense) è alquanto macabro utilizzarlo.

Lasciamo a voi il compito di giudicare quanto sopra descritto, sicuri che ci sarà gente che minimizzerà e si farà una risata, e gente che lo utilizzerà come spunto riflessivo su come la nostra società stia perdendo di morale e stia andando alla deriva.