Giornalista di fede laziale, Alessandro Zappulla è una delle voci di "Radiosei" nonché editore e direttore responsabile del portale lalaziosiamonoi.it.

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#1 - Un commento su quanto espresso dal campionato fino ad ora

"Molto combattuto, le prime cinque si giocano i primi quattro posti. La Lazio è leggermente in ritardo nonostante giochi un ottimo calcio, se non ci fossero stati gli errori arbitrali di sicuro sarebbe già adesso in zona Champions. Per lo Scudetto vedo ancora una lotta a due tra Napoli e Juventus, ma i bianconeri credo abbiano ancora qualcosa in più".

#2 – Chi la sorpresa, sia per quanto riguarda un giocatore che una squadra?

"Sono abbastanza convinto che la Fiorentina alla lunga farà bene. E' una squadra in crescita, Pioli come sempre ha bisogno di un periodo di rodaggio. E poi c'è Chiesa, è decisamente l'anno della sua consacrazione: giocatore di livello superiore, sarà il futuro della Nazionale".

#3 - Quando e come è nata la passione per il giornalismo sportivo? E quando hai deciso di farne un lavoro?

"La passione nasce tanti anni fa, esattamente nel 1995. Poi, per scelte personali, ho un po' abbandonato questa strada fino al 2005, quando sono diventato giornalista. Da lì è stato un crescendo continuo. Il segreto, in ogni caso, è la passione: ancora oggi mi diverto a fare questo mestiere, senza quella non si va da nessuna parte".

#4 - Ci racconti un aneddoto curioso vissuto in sala stampa?

"Ricordo quando la Lazio cercò di prendere Nilmar, seguimmo la trattativa nata proprio nell'ultimo giorno di mercato visto che tutte le altre piste erano sfumate. Tare e Calveri con gli agenti camminavano in maniera frenetica tra i corridoi, alla fine però non ci fu il tempo tecnico per concludere l'affare e il ds biancoceleste diede un pugno all'estintore che era proprio vicino a me. Tempismo sbagliato e un po' di sfortuna, peccato".

#5 - Quale evento sportivo avresti voluto raccontare ai tuoi ascoltatori?

"Senza dubbio una partita dei Mondiali. Le Nazionali di distendono i nervi rispetto alle telecronache dei club, c'è maggior fair play e dunque l'evento può essere raccontato in modo differente".

#6 - Che rapporto hai con i social? Li usi solo per lavoro o anche per interagire con i follower?

"Sono un anti-social, anche se questa può quasi sembrare un'eresia in questo mondo. Ad ogni modo, sul piano lavorativo è pressoché un obbligo utilizzarli. E qualcosa di personale, di tanto in tanto, mi piace pubblicarlo, ma solo per lasciare un ricordo e un segno ai miei figli".

#7 - C'è un collega di una testata concorrenziale che ammiri e vorresti portare a lavorare con te?

"In generale, stimo le persone che hanno costruito la loro carriera lavorando sodo. Se devo fare un nome, dico quello di Mario Sconcerti, ma anche di tutti quei giornalisti diventati pezzi di storia con le loro telecronache. In tal senso, un mio sogno - forse irrealizzabile - sarebbe quello di lavorare per "Tutto il calcio minuto per minuto", di cui ammiro tutto lo staff. E' vero, la radio è diventata quasi un mezzo obsoleto, ma la fantasia di chi la ascolta non morirà mai".

#8 Adesso, concentriamoci sul fantacalcio. Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana

"Strakosha, Lazio-Crotone per il fantacalcio è un'occasione ghiottissima".

#9 - Un difensore su cui puntare questa settimana

"Chiellini, con uno stacco di testa può decidere Juventus-Roma".

#10 Un centrocampista su cui puntare questa settimana

"Luis Alberto, anche più di Milinkovic-Savic sabato può fare la differenza".

#11 - Un attaccante su sui puntare questa settimana

"Torna Immobile, schierarlo è un obbligo morale".