Nell'Inter che dalla nona giornata non cambiava un titolare e che, di media, in questo campionato ha cambiato (di media) soltanto 0,8 giocatori da una partita all'altra, Luciano Spalletti ha fatto una scelta. Fuori Nagatomo, impegnato con il suo Giappone in settimana, e dentro Davide Santon, il cui nome era stato citato più di una volta dal mister nerazzurro nelle conferenze stampa dell'ultimo mese.  

Risultato? Una prestazione solida, fisica e soprattutto attenta. Il terzino ha retto l'urto dei 90', cedendo un po' nel finale ma non commettendo mai ingenuità. Qualche diagonale ad onor del vero è scappata, ma la prestazione è stata nel complesso più che soddisfacente, un qualcosa di cui ha parlato lo stesso giocatore nel dopo partita: "Chi non gioca e chi gioca è sempre sul pezzo. Tutti ci sentiamo parte del progetto e ci alleniamo tanto. Questa è una dote importante per un gruppo che vuole ambire a tanto”. 

NON HO MAI MOLLATO -  "E’ stata dura. E’ passato un anno dall’ultima partita che ho giocato per 90 minuti. La stagione non è partita bene per me per l’infortunio. Non ho mai mollato e cerco sempre di dare il massimo. Il mister è sempre stato chiaro con me e il rapporto è bellissimo. Stasera è stata una vittoria importante”.

Il dubbio è ora relativo alle scelte future di Spalletti, e se quello di Santon possa considerarsi o meno un semplice esperimento o un qualcosa su cui il mister proverà ad insistere. Quel che è certo è che l'investimento estivo portato avanti da Ausilio e Sabatini, e che dopo più di un mese di trattative ha portato Dalbert a Milano, non sembrerebbe essere stato particolarmente gradito da Spalletti...