Una Fatal Verona. Anche per Cristian Bucchi che, dopo la sconfitta rimediata al Mapei Stadium contro l’Hellas nell’anticipo della 14.a giornata, è stato sollevato dall’incarico di allenatore del Sassuolo. Appena 11 punti in classifica, frutto di appena 3 vittorie e 2 pareggi, sono stati considerati insufficienti dal presidente Squinzi che ha bocciato l’esordio di Bucchi sull’esigente palcoscenico della Serie A. Al suo posto, di fretta e furia, è stato scelto Beppe Iachini, svincolato di lusso nel mercato degli allenatori, che ha subito accettato con entusiasmo l’arduo incarico di risollevare le sorti di una squadra che ha appena un punto di vantaggio sul terzultimo posto in classifica occupato dalla Spal: “Credo che ci sia la possibilità di fare bene: non ho la bacchetta magica, ma posso solo garantire lavoro, professionalità e con questo ragazzi credo che i risultati arriveranno. Mi è capitato già altre volte di subentrare in situazioni complicate, col lavoro e trasmettendo la nostra mentalità ne siamo usciti. Qui c'è il giusto mix di giocatori esperti e giovani, sono ragazzi intelligenti, ora bisogna solo mettersi sotto e conoscersi in fretta”. Si è presentato così alla stampa il nuovo allenatore del Sassuolo. 

Ad un anno e due mesi di distanza dalla sua ultima panchina, Iachini torna a calcare i campi di Serie A. La sua ultima esperienza, non proprio felice, sulla panchina dell’Udinese durò appena 8 giornate e si interruppe ad inizio ottobre dopo due sconfitte consecutive contro Lazio e Sassuolo. E proprio dalla città emiliana riparte l’allenatore marchigiano che, dopo un anno sabbatico, freme ardentemente di tornare a ruggire in panchina. Un uomo di polso, determinato e sanguigno; proprio quello che ci voleva in una società che è ancora alla ricerca di un degno sostituto di Di Francesco.

MODULO: 4-3-1-2 o 3-5-2: i marchi di fabbrica durante le esperienze a Genova, Palermo e Udine. La difesa a 4 assicura, davanti all’insostituibile Consigli, una linea orizzontale compatta in cui potrebbe trovare più spazio Paul Lirola, finora poco considerato da Bucchi; il ventenne spagnolo ha giocato appena 8 partite (di cui 7 dal primo minuto) e nelle ultime 6 partite si è visto scavalcare da Gazzola. In mezzo dovrebbero trovare conferme Cannavaro e Acerbi, poche chance per Goldaniga che anche durante la sua esperienza al Palermo ricevette poca considerazione da Iachini. Sulla fascia sinistra Peluso sembra non avere rivali. A centrocampo, se dovesse venire confermato il rombo, il perno centrale dovrebbe essere capitan Magnanelli (insidiato da Sensi), con ai suoi lati Missiroli e Biondini (in ballottaggio con Mazzitelli), sempre in attesa del recupero di Duncan. A chiudere il rombo, il trequartista, ruolo a cui Iachini nella sua carriera non ha mai rinunciato; per cui attenzione a Berardi che sarebbe l’unico calciatore in rosa adatto a ricoprire questa posizione. Il fantasista neroverde, l’eterno incompiuto, il rigorista non più infallibile, potrebbe essere rivitalizzato da mister Iachini, un po’ come Vazquez che due anni trovò la sua dimensione ideale a Palermo. Il compito di metterla dentro dovrebbe spettare a Diego Falcinelli, fresco di rinnovo fino al 2022, ma che finora è riuscito ad esultare solo 1 volta; al suo fianco è probabile che venga scelto Matteo Politano, capocannoniere della squadra insieme a Matri con 2 centri. Difficile che con il 4-3-1-2 possa trovare spazio Alessandro Matri, che per caratteristiche tecniche è l’alter ego di Falcinelli. 
4-3-1-2  il marchio di fabbrica di Iachini. Da invertire, nella grafica, i due terzini.

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Un altro modulo prediletto da Iachini è il 3-5-2 in cui potrebbe trovare spazio Goldaniga come perno di destra della difesa a 3. In attacco il sacrificato dovrebbe potrebbe essere uno tra Politano e Berardi, data per scontata la titolarità di Falcinelli. Ma solo in casi di estrema difficoltà ed eventualmente dopo il mercato di gennaio, Iachini potrebbe scegliere questo modulo. 

IL 4-3-3: la rosa a sua disposizione è stata plasmata per il 4-3-3, per cui è probabile che il tecnico marchigiano manterrà lo schieramento tattico del suo predecessore: "Non sono integralista, per le scelte mi sono sempre basato sugli uomini a disposizione e su come stanno. Ho giocato con diversi moduli, contano come la squadra attacca, l'intensità che ha, l'equilibrio, le distanze tra i reparti, la compattezza. Lavoreremo su questo e ci creeremo anche delle varianti, perchè a volte il campo dà risposte diverse da quelle che si pensava. Ad oggi l'idea è dare continuità a quanto fatto fino ad oggi".

Il 4-3-3 il modulo di Bucchi e su cui potrebbe lavorare Iachini

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Se dovesse dunque optare per il 4-3-3, le uniche novità potrebbero essere rappresentate da Lirola al posto di Gazzola e da Falcinelli nettamente in vantaggio su Matri come riferimento offensivo. C’è sicuramente tanto da fare per il neo arrivato Iachini; già da questo mercoledì nella sfida di Coppa Italia contro il lanciatissimo Bari di Fabio Grosso; una gara da non perdere e che potrebbe riportare entusiasmo in una squadra che da 3 mesi a questa parte sembra aver perso lo smaliziato coraggio con cui ha vissuto i suoi primi 4 anni di Serie A.  

"Sarà un'opportunità, il top sarebbe avere avuto una settimana di lavoro per far capire quello che voglio, ma iniziamo a lavorare e verifichiamo già da domani come va. Quella col Bari e poi la partita di Firenze mi diranno dove focalizzare meglio il mio lavoro, anche se poi delle idee le ho, ma il campo può dare altre risposte".