Nel calcio esistono cinque categoria di calciatori. I fenomeni o leggende che sono il gruppo più ristretto, quelli che hanno cambiato a modo loro la storia del calcio, gli ottimi giocatori o campioni, anche questi non sono molti e sono quelli che da soli possono farti vincere partite o campionati, i buoni giocatori che sono la maggioranza, gli scarponi o i miracolati che purtroppo sono parecchi e, ultimi ma non ultimi, gli “eredi di..”. In quest’ultimo raggruppamento fanno parte tutti quei giovani talenti che, chissà perché, dopo due partite massimo vengono paragonati a un fenomeno o ad una leggenda, anche loro si dividono in due sottocategoria: quelli che vengono schiacciati dal peso del paragone e quelli che invece riescono ad emergere e a confermare le attese. Ogni anno possiamo ammirare infatti i vari “Messi romeno”, “nuovo Ronaldo” o “erede di Buffon” che arrivano in pompa magna e in pochi mesi se tornano mestamente a casa, la colpa è anche dei media e dei tifosi che subito cercano il paragone impossibile, spesso schiacciando di fatto il ragazzo. Questa volta si è addirittura esagerato, questa volta di parliamo di colui che sembra il “nuovo Donnarumma”, il portiere fenomeno del Milan che entrerebbe di diritto in questa rubrica e che invece ha già un erede. Il punto è che questa volta il paragone sembra azzeccato: ecco a voi Alessandro Plizzari

CHI E’ - La sua storia parte quando Alessandro, nato il 12 marzo del 2000 a Crema, aveva solo cinque anni. Il Castelnuovo, la sua squadra, come come tutti gli anni organizza il Torneo di Natale e in tribuna ci sono gli osservatori di Milan e Inter che rimangono entrambi a bocca aperta davanti a quel bambino finito in porta “perché non voleva correre” per citare le parole del padre. Arrivano per primi i rossoneri grazie a Giuseppe Valsecchi al quale bastano dieci minuti di provino per promuoverlo, quando arrivò l’Inter, due giorni dopo, la famiglia Plizzari aveva già deciso di che colore tingere il proprio futuro. Da quel giorno un’incredibile escaletion che l’ha portato a giocare sempre con ragazzi di 2-3 anni più grandi: nel giugno 2015 iniziava il ritiro con i Giovanissimi Nazionali, ad agosto parava già per gli Allievi e in autunno stupiva già nel campionato Primavera. L’esordio con Brocchi in panchina è datato 7 novembre 2015 contro il Perugia, quel giorno anche Mihajlovic seduto in tribuna ha potuto apprezzare qualche buona parata e un dribbling strappa applausi del giovane portierino in rampa di lancio. Momento più alto il rigore parato a bomber Arras del Cagliari, allora capolista, e momento più basso quando un innocuo tiro gli è passato tra le gambe prima di infilarsi in rete. Alti che evidentemente hanno superato i bassi visto che in estate è arrivata l’ennesima promozione: complice la partenza di Diego Lopez infatti Plizzari è diventato il terzo portiere della Prima Squadra dietro a Donnarumma e a Gabriel, non male per un sedicenne.

RUOLO E CARATTERISTICHE TECNICHE - Erede di Donnarumma più che altro per età e colori sociali visto che Plizzari si differenzia molto dal famoso collega essendo anche alto oltre 10 centimetri di meno. Il modello di riferimento nonché idolo per Alessandro è da sempre Buffon e di lui cerca di imitarne stile e movimenti. Alto 187 centimetri non fa del fisico, attualmente non particolarmente “muscoloso”, il suo punto di forza che è invece la straordinaria agilità e la buona capacità di giocare con i piedi come richiesto ad un portiere moderno. Nonostante l’età ha un’ottima personalità ma deve migliorare nella concentrazione nell’arco dei novanta minuti, l’età ovviamente è in questo caso una valida attenuante.

STATISTICHE - Dopo esser stato il portiere titolare del Milan dai Giovanissimi agli Allievi, Plizzari ha esordito in Primavera nella stagione scorsa collezionando in tutto 13 presenze subendo in tutto 12 gol, in 5 occasioni invece è riuscito a maniere la porta inviolata. Talento precoce anche in Nazionale, ha 14 anni ha esordito in Under 15, a 15 sia in Under 16 che 17 e a 16 anni, 5 mesi e 25 giorni in Under 19, in totale in azzurro ha disputato 17 gare.

Plizzari in azione con l'Under 15 (getty images)

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PERCHE’ TENERLO D’OCCHIO? - Se al Milan di questi ultimi anni va dato un merito questo è quello di avere dei grandissimi insegnanti di calcio nei settori giovanili e in particolare i complimenti vanno fatti ai preparatori dei portieri. Se il Milan quindi scommette su un portiere anche noi possiamo seguirli! Plizzari è un ragazzo serio, con la testa sulle spalle, un’ottima famiglia a seguito e delle qualità nettamente sopra la media. Basterà per essere il “nuovo Donnarumma”? Probabilmente no ma le premesse sono ottime e Alessandro è abituato a stupire e a bruciare le tappe.

A CHI SERVIREBBE IN SERIE A? - Come appena detto per lui l’ideale è proprio rimanere al Milan dove viene seguito da un ottimo staff. In rossonero inoltre potrà giocare titolare in Primavera e assaporare dalla panchina l’odore della Serie A, cosa potrebbe chiedere di più un classe 2000? Per le prossime due stagioni la strada per lui è già tracciata ed è colorata di rossonero. Più avanti si vedrà.

"Saranno Famosi", come il telefilm degli anni '80 o gli amici di Maria De Filippi. Una rassegna settimanale - con due uscite in programma, sempre di martedì - sui giovani talenti chiamati ad essere i protagonisti del domani: aneddoti, analisi e giocate degli Under 23 di tutto il mondo che potrebbero, perché no, divenire un giorno beniamini della nostra Serie A. Dal 18enne brasiliano che vanta già numeri da capogiro in patria, al 20enne inglese che difficilmente riuscirà ad adattarsi al nostro campionato, senza dimenticare il giovane italiano costretto al girovagare tra serie minori e squadre Primavera. Perché non si vive di soli FG Files, ma anche di possibili colpi del domani. Fg Young, per servirvi.