Considerato il rendimento delle ultime due stagioni, forse Francesco Acerbi può essere considerato uno dei principali rimpianti nell'era recente del Milan. Era arrivato dal Genoa a giugno del 2012 e aveva preso la maglia numero 13. Non un numero come un altro, visto che apparteneva a un certo Alessandro Nesta. In campo, però, pochissime possibilità per lasciare tracce positive di sé: appena 6 presenze in campionato, 2 in Coppa Italia e 2 in Champions, prima che il Grifone riscattasse la metà rossonera del suo cartellino nell'ambito dell'affare Constant. Oggi è un pilastro del Sassuolo di Di Francesco: chissà che coppia avrebbe formato insieme con Alessio Romagnoli.

Molto più consistente il discorso Fanta-Ex per Edgar Barreto. Che ha conosciuto l'Italia grazie alla Reggina e ha saputo affermarsi a livelli medio-alti proprio grazie al Palermo. Quattro stagioni con tante gioie e qualche dolore (come la retrocessione in B nel 2013). In totale, 125 partite e 7 reti in rosanero, poi la grande occasione Sampdoria. Scontato il turno di squalifica, si ritroverà contro i suoi vecchi colori. E - com'è prevedibile - non sarà una sfida qualunque.

Acerbi in marcatura su Giovinco
durante Juventus-Milan 2-1
(Coppa Italia, 9 gennaio 2013)

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Barreto esulta dopo il gol in Palermo-Cagliari 5-0
(6 gennaio 2015)

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In porta Emiliano Viviano, forse nel bel mezzo della settimana più difficile da quando fa questo mestiere. I suoi mea culpa si sono sprecati dopo il grave e pesantissimo errore al Sant'Elia, i tifosi e gli addetti ai lavori lo hanno perdonato. Ora, all'orizzonte, un'altra ex, quel Palermo "sfiorato" per sei mesi nella stagione 2011/2012, prima delle prestigiose esperienze con Fiorentina e Arsenal e - appunto - il ritorno in Italia alla Samp.

Difesa a 3 che, oltre ad Acerbi, si presenta con Cristiano Biraghi e Matias Silvestre: il laterale milanese ha giocato a Verona nell'annata 2014/2015, collezionando appena 18 presenze e lasciando di sé un ricordo pressoché neutro; il centrale argentino (terzo elemento del nostro scacchiere che tira in ballo la gara Sampdoria-Palermo) arrivò 5 anni fa nel capoluogo siciliano - dopo l'ottima tappa di Catania - con le stimmate del difensore-goleador. Aveva infatti siglato ben 6 centri dodici mesi prima, ne metterà a referto altri 5 in quella stagione. Risultato? Tra Inter e Milan (le sue successive due esperienze) non si sa quale sia andata peggio.

Nel nostro centrocampo a 4, al fianco di Barreto, c'è Blerim Dzemaili, freschissimo ex visto che l'anno scorso ha giocato proprio al Genoa mettendo anche a segno 3 gol in campionato. Come mezzala destra Alberto Grassi, un ex solo sulla carta: a gennaio 2016 arrivò a Napoli insieme con Vasco Regini per uno dei mercati di riparazione più deludenti da quando c'è De Laurentiis al timone (zero apparizioni in azzurro). A sinistra c'è Diego Laxalt, a Bologna due anni fa quando era ancora considerato come un oggetto misterioso. Ora, da 23enne maturo quale ha dimostrato di essere, è il momento di far ricredere chi ha deciso in passato di non puntare su di lui.

Tridente tutto italiano: al centro Mattia Destro, che in questo caso tutto può essere tra che un ex col dente avvelenato, dal momento che proprio grazie al Genoa ha potuto assaporare per la prima volta il calcio professionistico e - al tempo stesso - l'ebbrezza della Serie A; ai suoi lati Manolo Gabbiadini (discorso omologo a quello di Destro, risalente a 7 anni fa e con i colori dell'Atalanta) e Simone Pepe. Su quest'ultimo va aperta una parentesi a sé stante: nella scorsa stagione col Chievo si è tolto più di qualche soddisfazione, come la punizione-gioiello nel 3-3 casalingo contro la Roma. Il rapporto professionale, però, si è chiuso in modo burrascoso, a sentire le parole del diretto interessato: "Non mi hanno detto che mi volevano mandare via. Ho firmato un contratto con loro il 10 giugno, poi non è stato depositato. Non mi hanno saputo dire il motivo e dunque adirò le vie legali". Oddo sembrava intenzionato a farlo esordire con la maglia del Pescara già domenica scorsa al Ferraris, poi le dinamiche della partita non gliel'hanno consentito. Ma se le premesse sono così "velenose", i presupposti per farlo entrare a gara in corso sabato pomeriggio ci sono davvero tutti.

Top 11 Fanta-Ex - 7a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.