IL TORNEO – Era la stagione 1982/83 del campionato di serie A, un torneo avvincente nel quale la Roma di Liedholm conquistò lo scudetto, dopo un testa a testa con la Juventus.

Il Genoa e la Sampdoria disputarono un campionato di tutto rispetto, i rossoblu si classificarono all'undicesimo posto, mentre i blucerchiati al settimo, in un torneo che a differenza di oggi, prevedeva sedici squadre.

LA PARTITA – L'atteso derby della lanterna era terminato in parità all'andata, 1-1 con reti di Roberto Mancini per la Samp e di Fiorini per il Grifone.

Sulle due panchine sedevano due tecnici che oggi sono dei maestri per le nuove generazioni, ovvero Renzo Ulivieri e Gigi Simoni, che all'epoca erano poco più che quarantenni.

La partita fu molto frizzante come nelle aspettative, con la Samp a sbloccare il risultato grazie all'opportunismo di Renica, ma la reazione genoana non si fece attendere, con il pari firmato dall'attaccante Briaschi.

Nella ripresa i ritmi di gioco si mantengono sostenuti, con la Samp che si riporta in vantaggio per merito di Casagrande con un diagonale, il Genoa non ci sta e si riversa in avanti, lo scatenato Briaschi firma la sua doppietta con il goal del 2-2 e nel finale una chance per parte , con lo stesso Briaschi e Bellotto ad un passo dal tris.

IL TABELLINO

Genova, 10 aprile 1983 XXVI gIORNATA

Sampdoria - Genoa 2 - 2 ( 1 - 1 ) 

Marcatori: 30' Renica, 41' Briaschi, 76' Casagrande, 79' Briaschi. 

SAMPDORIA: P. Conti, Ferroni, Pellegrini (15' Bellotto), Bonetti, Guerrini, Renica, Casagrande, Scanziani, Francis, Brady, Mancini (46' Chiorri). (12 Rosin, 13 Maggiora, 16 Zanone). All. Ulivieri. 

GENOA: Martina, Romano, Faccenda, Corti, Onofri (35' Viola), Gentile, Benedetti, Peters, Fiorini, Iachini, Briaschi. (12 Favaro, 14 Somma, 15 Chiodini, 16 Simonetta). All. Simoni. 

Arbitro: Menicucci di Firenze. 


IL PROTAGONISTA – L'attaccante rossoblu Briaschi fu il grande mattatore del derby della lanterna targato 1982/83, con una doppietta d'autore ed un palo che poteva valergli la tripletta.

Eccellente nel tempismo, Massimo Briaschi da attaccante era molto forte dal punto di vista acrobatico e dell'elevazione, dove riusciva spesso e volentieri ad avere la meglio sui difensori avversari e lo confermano le 30 reti in tre stagioni di A col grifone.

In quel derby fu un autentico rapinatore d'area, grande abilità e fiuto del goal in occasione delle due reti decisive realizzate, una nel primo tempo e la seconda nella ripresa.

L’EREDE – Il profilo più vicino a quello di Briaschi è senza dubbio quello di Pavoletti, colui che nel Genoa attuale vanta le caratteristiche più similari al bomber rossoblu degli anni '80.

Le capacità acrobatiche e nel gioco aereo, unite ad un opportunismo innato sotto porta, sono le principali doti dei due attaccanti, che nel passato e nel presente hanno fatto innamorare i tifosi genoani con le loro prodezze.