La vera rivale della Juventus nel gruppo H. Con buona pace e rispetto per Lione e Dinamo Zagabria, è il Siviglia l'avversario più ostico per i bianconeri in questa prima tornata di Champions League. Il club spagnolo anche quest'anno ha subito profonde trasformazioni ed è in cerca di un fisiologico assestamento. ”Poco o nulla ha a che spartire questo Siviglia con quello che, guidato da Unai Emery, ha conquistato le ultime tre Europa League consecutive – spiega Andrea De Pauli, inviato in Spagna per il Corriere dello Sport - Quest’anno, infatti, la consueta rivoluzione estiva non si è limitata a stravolgere la rosa, come accaduto nelle ultime stagioni, ma ha investito soprattutto la guida tecnica, passata nelle mani del visionario Jorge Sampaoli”.

Jorge Sampaoli, successore del recordman Emery (Getty)

+

In effetti, rispetto alle scorse stagioni, è stato ancora più imponente il lavoro del diesse Monchi. “A livello di rosa – aggiunge De Pauli - in estate sono partiti i vari Banega, Fernando Llorente, Reyes, capitan Coke, Cristoforo e, soprattutto, Krychowiak, passato al Psg, e Gameiro. Questi ultimi due, da soli, hanno portato il grosso degli oltre 85 milioni in entrata, in gran parte investiti per ricostruire la squadra attraverso l’incorporazione di Franco Vazquez, Joaquin Correa, Ganso, Ben Yedder, Kiyotake, Vietto, Mercado, Kranevitter, Sarabia e, ultimo, Sirigu. Un progetto che rinasce da zero e che necessita di un po’ di tempo per prendere forma”. È ancora prematuro fare un paragone tra i nuovi arrivati e chi è stato ceduto, tuttavia il mercato in entrata ha dato a Sampaoli elementi più acerbi dal punto di vista tattico ma anche caratteriale. Il 23enne Vietto si trova infatti nel difficile compito di sostituire Gameiro anche se è partito col piede giusto (due le reti messe finora a segno). Yedder ha invece la responsabilità di non far rimpiangere il peso specifico di Llorente. Il punto fermo resta l'ex rosanero Vazquez, autore finora di buone prestazioni e uno dei giocatori con la migliore forma fisica.

L'ex Palermo Vazquez, in ottima forma sin dalle prime uscite (Getty)

+

“L'obiettivo è quello di pensare più alla fase offensiva che a quella difensiva”, ha detto l'ex Ct del Cile alla conferenza stampa di presentazione. Detto fatto. “La sensazione è che non ci saranno vie di mezzo. O sarà spettacolo o sarà disastro totale – dice De Pauli - Sampaoli nelle prime cinque gare ufficiali (Supercoppa Uefa, la doppia sfida di Supercoppa di Spagna e le prime due giornate di Liga), ha già dato un saggio di quello che potrà essere la sua squadra. Un undici dalle ardite soluzioni tattiche, che davanti a una fluttuante linea arretrata, che passa con disinvoltura da tre a quattro difensori, assembla una moltitudine di centrocampisti offensivi dall’elevato tasso tecnico, ma non sempre accompagnata dall’ossessione per l’equilibrio tattico. Almeno questa è la primissima sensazione, dopo aver assistito alle ingenuità costate la Supercoppa europea, strappata via, in un finale thrilling, da un Real Madrid decisamente più pragmatico, per non parlare del disarmante parziale di 5-0 contro il Barça nella Supercoppa iberica.Una squadra da due volti, invece,quella vita in campionato. Dopo il pirotecnico 6-4 rifilato all’Espanyol, nell’ouverture del torneo, gli andalusi non sono andati oltre a uno striminzito 0-0 contro un Villarreal poco più che ordinato, che avrebbe meritato la vittoria ai punti”.

C'è da trovare un equilibrio, un assetto e su questo mister Sampaoli sta usando olio di gomito nonché la sperimentazione, visto che in campo non ha mai – almeno finora – utilizzato stessi uomini e stesso modulo: 3-4-3 contro il Real, 4-4-2 e 3-4-2-1 nelle gare contro il Barcellona, 3-5-2 contro l'Espanyol e ancora 3-5-2 contro il Villareal.

I due punti fermi sono stati proprio Vietto a guidare l'attacco e Vazquez che ha ricoperto in campo ruoli diversi: seconda punta, trequartista, centrocampista di sinistra. In porta è sempre stato schierato Rico, ora insidiato dal neo acquisto Sirigu.

Vietto, autore finora di due reti stagionali (Getty)

+

La Juventus incontrerà il Siviglia a Torino il 14 settembre, ritorno al Sanchez Pizjuan il 22 novembre. Le due compagini tornano a sfidarsi dopo nemmeno un anno di distanza. Già nel girone, alla seconda giornata la squadra di Allegri sconfisse quella di Emery con due reti. Il match in Spagna fu invece amarissimo. Gli uomini di Emery la spuntarono per 1 a 0, regalando il primato al City ai danni della Juventus, per un solo punto. Il Siviglia invece, chiudendo terzo, proseguì il suo cammino verso la vittoria dell'Europa League.

“Anche per questo, la possibilità della Juve d’incrociarsi subito con gli andalusi, potrebbe costituire un discreto vantaggio – conclude De Pauli - Da parte sua, il sognatore Sampaoli dovrà comprendere in fretta la nuova realtà del calcio europeo. In caso contrario, il risveglio potrebbe essere traumatico”.

LIVELLO DI DIFFICOLTA': ???

FORMAZIONE TIPO (3-5-2): Rico, Pareja, Mariano, Mercado; Vitolo, Vazquez, N'Zonzi, Kiyotake, Sarabia; Ben Yedder, Vietto.