I destini di Zaza e della Juventus si sono incrociati sul campo solamente per un anno e due mesi, ma il giocatore e la società sono stati legati per più di 3 anni. Dopo averlo acquistato per 3,5 milioni dalla Sampdoria il 9 luglio 2013, la Juventus ha immediatamente rivenduto la metà del suo cartellino al Sassuolo per 2,5 milioni. Alla fine di quella stagione, precisamente il 20 giugno 2014, i bianconeri hanno ceduto anche l’altra metà di Zaza al Sassuolo per 7,5 milioni concordando con la dirigenza emiliana un accordo per rilevare Zaza a una cifra definita l’anno successivo. Viste le buone prestazioni di Zaza, la Juventus ha fatto valere questa opzione verbale riacquistando l’intero cartellino per 18 milioni il 7 luglio 2015. Oggi, 28 agosto 2016, l’avventura di Zaza a Torino è arrivata all’epilogo con la cessione al West Ham in prestito per 5 milioni e riscatto in pratica obbligatorio (condizionato a un esiguo numero di partite da disputare nel corso della stagione) per 20 milioni più 3 di bonus. Facendo il conto solo sui cartellini (e non contando i bonus che non sono certi), la Juventus per Zaza ha speso in tre anni 21,5 milioni incassandone 35, un netto quindi di 13,5 milioni… niente male. Ma per capire la reale portata dell’operazione economica Zaza, andiamo a vedere quanto davvero il giocatore è pesato sui bilanci anno per anno tenendo conto dei reali prezzi inseriti a bilancio e del peso dello stipendio del giocatore.

Nel 2013/14 Zaza è stato inserito a bilancio con un costo di 4,125 milioni di euro (come abbiamo visto molto chiaramente nel caso Pogba, non sempre il costo del cartellino corrisponde con il reale valore del giocatore a bilancio perché intervengono altre variabili a modificare il prezzo di acquisto e vendita, per esempio soldi da destinare all’agente oppure premi di valorizzazione da distribuire ai club che hanno tesserato il giocatore negli anni delle giovanili). La cessione di metà del cartellino al Sassuolo è stata contabilizzata 2,381 milioni di euro. In questo caso la Juventus ha deciso di contabilizzare la plusvalenza della metà del cartellino, valutato 2,063 milioni ovvero la metà di 4,125, che è risultata essere di 318 mila euro (2,381 meno 2,063). Anche la cessione della seconda parte del cartellino, avvenuta a fine stagione, è stata contabilizzata sul bilancio 2013/14 sottraendo alla cifra di acquisto, valore a bilancio 7,134 milioni, i 2,063 milioni della seconda metà per una plusvalenza finale di 5,071 milioni. Di conseguenza alla fine della prima stagione la Juventus con Zaza ha guadagnato 5,389 milioni.

Nel 2014/15 il giocatore è stato tesserato per tutto l’anno con il Sassuolo e quindi non ha comportato costi per i bianconeri.

Nel 2015/16 la Juventus lo ha ingaggiato per una cifra a bilancio di 17,450 milioni facendogli firmare un contratto quinquennale. L’ammortamento annuale a bilancio del suo cartellino è quindi risultato essere di 3,490 milioni (17,450 diviso cinque), ai quali aggiungere lo stipendio annuale lordo di 3,332 milioni per un peso a bilancio di 6,822 milioni. A questa cifra vanno aggiunti 21 mila euro di oneri accessori e 200 mila euro di compenso per la permanenza in squadra da riconoscere all’agente del giocatore per un totale di 7,043 milioni che è stato il costo totale di Zaza per la stagione scorsa.

Nel bilancio 2016/17 verrà inserito solo il prestito di 5 milioni ma non potrà ancora essere cancellata la quota di ammortamento (3,490 milioni) in quanto il giocatore non è stato ceduto a titolo definitivo. Perciò nella stagione 2016/17 il costo di Zaza a bilancio sarà di 3,490 milioni, più 679 mila euro per gli stipendi di luglio e agosto (il giocatore ha firmato un contratto a stipendio crescente e quest’anno avrebbe guadagnato 2,2 milioni netti contro gli 1,8 della scorsa stagione) più 21 mila euro di oneri accessori, non vanno invece contati i 200 mila di compenso per la permanenza vista la cessione in prestito. Il totale spesa è quindi di 4,190 milioni che, una volta sottratti i 5 milioni incassati per il prestito, porta a un attivo sul bilancio annuale di 810 mila euro.

La Juventus incasserà il jackpot finale con il riscatto definitivo del cartellino, che dovrebbe essere contabilizzato nel bilancio 2017/18 (scenario che alla Juventus conviene visto che in questa stagione è già arrivata a 100 milioni di ricavi con la cessione dei giocatori, milioni che non saranno presenti nel bilancio 2017/18 che va per questo "rimpolpato"): la cessione di Zaza per 20 milioni a fronte di un ammortamento residuo che al 30 giugno 2017 sarà di 10,470 milioni, comporterà una plusvalenza di 9,53 milioni circa (la cifra precisa potrà essere calcolata solo dopo la comunicazione ufficiale nel bilancio).

Prendendo per buona questa cifra, Il conto finale dell’intera storia di Zaza alla Juve è quindi per la società (contando le cinque stagioni dal 2013/14 alla 2017/18) 5,389 + 0 – 7,043 + 0,810 + 9,530 = 8,686 milioni di guadagno economico (aumentabili di ulteriori 3 milioni con i bonus) avendo “controllato” Zaza, in un modo o nell’altro, per quattro anni (dall’estate del 2013 fino all’estate del 2017, quando scatterà l’effetto contabile del riscatto da parte del West Ham) e avendo potuto inoltre utilizzare il calciatore nella stagione 2015/16