IL TORNEO - Il campionato di serie A targato 1994/95 vide il trionfo della Juventus di Lippi, che conquistò lo scudetto superando la soglia dei 70 punti.

La Lazio di Zeman tenne testa ai bianconeri, arrivando al secondo posto con i goal del cannoniere Signori, Casriaghi e Boksic, forte di un gioco spettacolare; decimo posto invece per la Fiorentina di Ranieri, che non aveva continuità di risultati.

LA PARTITA - E' Domenica, 5 marzo 1995, ci sono tutti i beniamini laziali di cui avete sempre sentito parlare; Marchegiani, Nesta, Bergodi, Fuser, Boksic, Casiraghi, ma manca Beppe Signori. 

Di contro c'è la Fiorentina di Ranieri, che in attacco fa paura: Batistuta, Rui Costa e Baiano. L'arbitro fischia il calcio d'inizio, neanche il tempo di organizzarsi che la Lazio è già in vantaggio: Boksic se ne va sulla sinistra, palla dentro e Casiraghi da solo, insacca.

Lo stadio esplode in un boato, trascorrono 30 minuti e sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Negro alle spalle di tutti deposita il pallone in rete, è il 2-0 biancoceleste.

La Fiorentina appare disorientata dal bruciante avvio laziale, così il 3-0 di Cravero su rigore mette il sigillo sulla vittoria. Le emozioni non sono affatto finite, c'è l'esultanza dopo il rigore parato da Marchegiani, il portiere blocca il destro del bomber Batistuta.

Inizia il secondo tempo e segnano ancora lo scatenato Casiraghi (poker), Boksic e Di Vaio per la Lazio, quindi Rui Costa e Batistuta per la Viola, ma non è finita qui.

Un match che è uno spot per il calcio internazionale, con un punteggio senza precedenti per la Lazio di Zeman, delle galoppate di Boksic, dei gol di Casiraghi, dei giovani Nesta e Di Vaio, talenti in erba ma già protagonisti.

IL TABELLINO

XXII giornata

LAZIO - FIORENTINA 8-2 (3-0)

Marcatori: 4? Casiraghi, 30? Negro, 35? Cravero (rig), 49? Casiraghi, 57? Boksic, 60? Rui Costa, 74? Batistuta (rig), 82? Casiraghi, 86? Di Vaio, 89? Casiraghi (rig).  

LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Di Matteo, Bergodi, Cravero, Rambaudi, Fuser, Boksic (62? Di Vaio), Winter (62? Venturin), Casiraghi. A disp. Orsi, Bacci, De Sio. All. Zeman.

FIORENTINA: Toldo, Sottil (46? Flachi), Luppi, Cois (46? Amerini), Pioli, Malusci, Carbone, Tedesco, Batistuta, Rui Costa, Baiano. A disp.: Scalabrelli, Innocenti, Campolo. All. Ranieri.

Arbitro: Treossi (Forlì).

IL PROTAGONISTA -  Con la quaterna personale sugli otto goal della Lazio, non può che essere Gigi Casiraghi il grande protagonista della partita tra biancocelesti e viola.

Uscito traumatizzato dall’ esperienza mondiale in Usa con Sacchi, al ritorno a Roma ad attendere Casiraghi ed i giocatori della Lazio c’è l’altro integralista per eccellenza del calcio italiano: Zdenek Zeman.

In realtà per Gigi e gli attaccanti della Lazio, inizia la vera pacchia con il modulo 4-3-3 del boemo: 7 reti segnate in un colpo solo al Foggia, addirittura 8 alla Fiorentina di Batistuta e Rui Costa: un vero e proprio festival del goal.

La Lazio di Zeman può contare su un tridente offensivo formato da Boksic, Casiraghi e Signori, un trio da fantascienza già all’ epoca e che, nel calcio italiano di oggi, trasformerebbe una squadra normale in una formazione in grado di lottare per lo scudetto.

L'EREDE - Nella Lazio di Inzaghi è certamente quello di Ciro Immobile, il profilo che più si avvicina al centravanti Casiraghi degli anni '90.

La forza fisica, quella grinta innata ed un buon feeling con il goal, sono tutte qualità che accomunano i due attaccanti, presente e passato della Lazio.