Ultima chiamata per il Crotone in ottica salvezza, la sfida casalinga è un dentro o fuori; risponde presente il Pescara, per entrambe le squadre e per Nicola e Oddo l'imperativo è solo uno: vietato sbagliare! Tre partite da giocare per il Pescara da oggi a fine anno, di cui due scontri diretti compreso, dunque, quello del 22 dicembre contro il Palermo. Il primo contro l'Empoli è stato amaramente fallito, così come il Crotone non ha ottenuto alcun punto dalle sfide con Empoli e Cagliari. La statistica è amara per entrambe: i padroni di casa hanno vinto in una sola occasione, contro il Chievo per 2-0 in ottobre, gli abruzzesi nella casellina delle vittorie hanno solo uno 0-3 a tavolino contro il Sassuolo a seguito delle note vicende amministrative legate a quel match.

Nella gara odierna, nel primo tempo il Crotone ottiene il vantaggio con penalty di Palladino, Memushaj si fa ipnotizzare, sempre dal dischetto da Cordaz il parziale rimane invariato fino al 45'. Nella ripresa Campagnaro, dopo i rossi a Aquilani e Capezzi, illude i suoi ma Ferrari getta il cuore oltre l'ostacolo e a 6' dalla fine chiude il match di testa portando il Crotone ad aggrapparsi a un sogno chiamato Serie A. L'incubo del Pescara continua.

Nicola non rinuncia al suo canonico 4-3-3 con Crodaz tra i pali, Sampirisi al posto dello squalificato Rosi sull'out difensivo di destra. Il resto del reparto difensivo e di centrocampo è confermato Barberis regolarmente in campo dal 1'. In avanti Falcinelli centrale con Trotta e Palladino ai suoi lati, quest'ultimo dopo aver vinto il ballottaggio con Stoian.

Oddo replica con il suo 4-3-2-1 confermando praticamente ogni indiscrezione della vigilia. Recuperato Campagnaro, l'argentino è regolarmente in campo al fianco di Gyomber. Sulle fasce Crescenzi e Zampano. Recupera anche Pepe che si piazza a ridosso della punta Caprari. Brugman in posizione di play basso e Benali sulla linea di centrocampo. Panchina per Manaj, ai box Bahebeck, Coda e Mitrita.

Dopo le formalità di rito, inizia la prima frazione di gioco: subito Pescara con Pepe che prova dalla distanza ma la palla termina alta sopra la traversa, la replica del Crotone arriva da calcio piazzato dopo un duro intervento di Crescenzi ma Bizzarri fa buona guardia sul potente destro di Capezzi. Dopo il forfait di Pepe, il quale permette l'ingresso in campo di Aquilani, il Crotone guadagna campo e al 24' sfrutta un tocco di mano sfortunato di Campagnaro in area di rigore e con Palladino si porta in vantaggio. Il Pescara ha l'occasione per il pareggio ma Memushaj si fa ipnotizzare da Corda dal dischetto e il parziale rimane invariato. L'ex Juve torna al gol dopo 12 partite a secco di marcature e decide la prima frazione di gioco che si chiude dopo 1' di recupero.

Nella ripresa il Crotone si chiude dietro e il Pescara fatica a trovare la via della conclusione. Aquilani si becca il rosso e Capezzi lo segue alcuni minuti dopo. La gara sembre diretta in un'unica direzione ma Campagnaro, tra i peggiori nel reparto difensivo abruzzese trova il gol del pari su suggerimento di Crescenzi. Pescara esulta, Crotone sogna e 2' più tardi Stoian da calcio piazzato trova Ferrari al centro dell'area avversaria, il quale di testa sigla il nuovo definitivo vantaggio. Dopo 3' di recupero, termina la gara e il Crotone torna a sognare.