IL TORNEO – Era il campionato di serie A 1992/1993, settima giornata del girone di andata, con la sfida tra il Genoa ed il Pescara, entrambe con un avvio di stagione caratterizzato da partite scoppiettanti e tante reti.

I liguri sognavano un posto in zona Uefa, dopo l'esperienza vissuta con mister Bagnoli nella stagione precedente, mentre gli adriatici avrebbero lottato per la salvezza, in un torneo che prevedeva quattro retrocessioni in serie B.

LA PARTITA –Il Genoa di mister Giorgi era reduce dal pareggio 2-2 sul campo del Foggia di Zeman, mentre il Pescara del profeta Galeone aveva perso in casa contro la Fiorentina, di conseguenza entrambe cercavano punti per i rispettivi obiettivi di campionato.

L'incontro fu decisamente spettacolare, con un avvio veemente del Genoa che schiacciò il Pescara, colpendo per ben tre volte in soli sedici minuti, grazie alle reti di Onorati, Ruotolo e Dobrovolsky, che mandarono in estasi i tifosi del grifone.

Partita chiusa? Niente affatto se avete difronte il Pescara di Galeone, squadra imprevedibile e capace di tutto, ci fu una reazione incredibile, Sliskovic firma il 3-1 dopo uno schema perfetto, ancora Sliskovic su punizione deviata firma il 3-2 ed al 45' arriva il clamoroso 3-3, con l'attaccante Bivi che supera Tacconi con un tiro da quasi trenta metri.

Nella ripresa il ritmo cala di intensità, con il punteggio di 3-3 che sembra ormai sancito, ma accade un episodio clamoroso ed unico per la serie A, con il genoano Dobrovolsky che riceve il secondo giallo per simulazione in area, ma l'arbitro Chiesa non lo espelle e lo lascia incredibilmente in campo (il Genoa si affrettò a sostituirlo), tra le proteste degli adriatici; a 11' dal termine poi giunge il goal vittoria dei rossoblu, diagonale di Onorati che batte Savorani ed è il 4-3 finale.

IL TABELLINO

Genova 25 ottobre 1992 (VII G. )
Genoa - Pescara 4 - 3 ( 3 - 3 )
Marcatori: Onorati al 5', Ruotolo al 10', Dobrowolsky al 16', Sliskovic al 25', Sliskovic  al 43', Bivi al 45' del p.t., Onorati al 34' della ripresa. 

GENOA (4-4-2): Tacconi, Torrente (75' Panucci), Fortunato, Ruotolo, Caricola, Signorini, Van't Schip, Bortolazzi, Dobrowolsky (55' Padovano), Skuhravy, Onorati. (12 Spagnulo, 14 Fiorin, 15 Iorio). All.: Giorgi. 

PESCARA (4-3-3): Savorani, Sivebaek, Nobile, Alfieri (82' Palladini), Mendy; Di Cara, Ferretti, Allegri; Bivi, Sliskovic, Massara (77' Compagno). (12 Martinelli, 13 Epifani, 15 Martorella). All.: Galeone. 

Arbitro: Chiesa di Milano. 


IL PROTAGONISTA - Due furono i calciatori protagonisti di quel match spettacolare fra Genoa e Pescara, ovvero il rossoblu Onorati e l'adriatico Sliskovic, entrambi autori di una doppietta nell'emozionante 4-3 finale.

La scelta ricade su Blaz Sliskovic, il giocatore estroso e bizzarro del Pescara di Galeone, dotato di una tecnica cristallina e che fuori dal campo aveva il vizio del fumo e del caffè, regolarmente una decina al giorno, tanto da essere considerato caffeinomane.

In quella domenica di ottobre del 1992 allo stadio Ferraris, il fantasista bosniaco aveva 33 anni e venne impiegato da Galeone come esterno offensivo nel 4-3-3, salendo in cattedra dopo il 3-0 genoano, prima finalizzando uno schema perfetto, quindi firmando il 3-2 su calcio piazzato deviato in barriera.

L'EREDE - Nel Pescara attuale impegnato in serie A, è sicuramente quello di Benali il profilo più vicino al fantasista Sliskovic degli anni '80 e '90.

La tecnica purissima, il coraggio nelle giocate difficili e quel fiuto del goal innato, sono caratteristiche emblematiche del parallelo tra i due fantasisti, il presente ed il passato del Pescara in serie A.

Un fattore che certamente può distinguerli è l'integrità fisica, professionale e preciso Benali nel mantenersi in forma, decisamente oltre le righe invece Sliskovic, che fuori dal campo non era certamente un modello di professionalità, tuttavia in partita faceva sempre la sua parte.