Sotto la pioggia della Dacia Arena il lunch match della quarta giornata di Serie A che vede di fronte Udinese e Chievo. È tempo di verifiche per le due compagini che vengono rispettivamente dalla vittoria in casa del Milan e dal pareggio interno contro la Lazio. È tempo di ritorni, come quello di Thereau che gioca con la squadra con cui ha realizzato 26 gol in Serie A, ma soprattutto è tempo tornare alla vittoria, per il Chievo che non vince da 8 anni e nelle ultime uscite, al Friuli ha raccolto pochissimo; per l'Udinese che a quota 6 punti e reduce da due vittorie consecutive ha solo voglia di mettere le ali e scalare posizioni in classifica.

La tradizione, come detto, è tutta a favore dei friulani e nel primo tempo sono proprio gli uomini di Iachini a passare sull'unica giocata degna di nota sull'asse Hallfredsson-Zapata nonostante una prevalenza del gioco clivense in campo. Nella ripresa il copione non cambia ma il Chievo dopo aver rischiato di subire il raddoppio, riesce a pochi minuti dal termine a trovare il pareggio sull'asse Pellissier-Castro e al 94', con Cacciatore il 2-1 a domicilio che fa esplodere i non pochi sostenitori giunti in Friuli. Il finale è 1-2 con l'Udinese che subisce un pesante stop interno dopo le due vittorie consecutive e il Chievo che replica lo stesso al pari casalingo contro la Lazio con una vittoria fondamentale.

Iachini si schiera col finora funzionale 4-3-1-2, con De Paul dietro le due punte Thereau e Zapata, centrocampo di San Siro confermato con Kums regolarmente in campo dopo la buona gara giocata contro il Milan; in difesa di Wague che torna titolare da alcuni fastidi fisici causati dall'infortunio alla spalla che risale alla passata stagione e per cui è stato operato in estate.

Squalificato Maran è il suo quasi omonimo Maraner a prenderne il posto in panchina. Cambia il tecnico a dare indicazioni dirette a gara in corso ma non il modulo, a specchio degli avversari con il 4-3-1-2 canonico che vede Birsa alle spalle di Meggiorini e Inglese. A centrocampo tutto confermato mentre in difesa dentro Cecar che vince il ballottaggio con Dainelli, il quale a sua volta prende il posto di Gamberini, oggi in panchina.

Il minuto di commemorazione per omaggiare la scomparsa dell'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi inizia con qualche problema in quanto nessuno riesce a bloccare la musica e dare modo al direttore di gara di fischiare; passato il peggio e le formalità di rito, inizia il primo tempo: pronti-via e subito occasione Chievo con Inglese che inventa e Birsa che non approfitta dello svarione dei centrali friulani e da pochi passi manca la porta in tuffo di testa. L'occasione mette paura alle squadre e la gara abbassa il ritmo con un Chievo che tenta di fare la partita e l'Udinese ferma a osservare. Come ogni copione calcistico che si conosca, difatti, al 25' passano proprio i bianconeri: dormita generale clivense e l'assist di Hallfredsson per Zapata è una perla che vale il gol e su cui Sorrentino non può far nulla. Torna il Chievo a provarci con Inglese e Meggiorini ma le conclusioni sono velleitarie e dopo 2'+2' di recupero a causa di un infortunio occorso a Karnezis, termina la prima frazione di gioco.

Nella ripresa sono confermati i 22 in campo del primo tempo e subito Chievo vicino al gol con Meggiorini che da pochi passi manda alto anche se il guardalinee rileva in seguito posizione di fuorigioco. Doppia occasione per Zapata al 10' sugli sviluppi di un calcio d'angolo ma Sorrentino chiude bene, il copione non cambia: il Chievo penetra centralmente nell'area di gioco friulana ma non concretizza, l'Udinese aspetta e punge appena può, al quarto d'ora è sempre avanti l'undici di Iachini. Giro di sostituzioni per entrambe le compagini in cui spiccano le scelte di Maraner che cambia tutto l'attacco inserendo Pellissier e l'ex Floro Flores per Inglese e Meggiorini. I risultati arrivano e a 9' dalla fine il Chievo riesce finalmente a concretizzare con Hetemaj che dal fondo trova Pellissier il quale "allunga" per l'accorrente Castro che sigla il pareggio. Il match si innervosisce e fioccano i gialli, ma al 94' Gobbi-Castro-Cacciatore costruiscono l'azione perfetta in cui tutta la difesa friulana fa una dormita e il 2-1 esterno è servito. Dopo 5'+1' di recupero l'arbitro mette fine alle ostilità chiudendo sul finale di 1-2.