La partita dell'anno, per molti, o almeno per tutti quelli che non vedevano l'ora che il Cagliari tornasse in A soltanto per lanciare l'hashtag #CAGATA (non Sky, che per evitare gaffe e screenshot ha privatp i sardi della "G"). Privo degli infortunati Dessena, Farias e Ioni?? e dello squalificato Storari, Rastelli esclude anche Di Gennaro per le movenze elefantine di Tachtsidis. C'è João Pedro, c'è l'incrocio di ex Borriello-Pinilla, ma il cileno parte dalla panchina. Risparmiati Sportiello e D'Alessandro, ecco Berisha e Conti. Al Sant'Elia - che ritrova il sorriso di Gigi Riva intento a ricordare Nenè, scomparso il 3 settembre - fischia Fabbri.

PRIMO TEMPO - Quattro gare giocate, tre contro ex squadre: Borriello non perdona e le castiga tutte - la prossima c'è la Juve - come una schiera di ex tradite, ma ancora disposte a tutto. Murru recupera parra da un abbozzo di uscita luciana di Toloi e serve João Pedro, che crossa (+1) per il bomber di San Giovanni a Teduccio: palla sul palo lontano, rete meravigliosa. Gli orobici hanno l'opportunità d'impattare al minuto trentacinque grazie alla svista di Fabbri, che considera in area di rigore il contatto Pisacane-Gómez. Fantacalcisti sull'attenti, il pallone - come vuole il Gasp - lo prende Paloschi, che calcia forte e centrale con Rafael lì ad aspettarlo per respingere la conclusione.  "Ommalleo Simpallao sembra Messi invece è Sau" è la hit in loop nelle orecchie di Andrea Masiello, dribblato da Pattolino e salvato unicamente dai prodigi di Berisha, che sul finir di prima frazione nega a Borriello la doppietta.

SECONDO TEMPO - Fuori il frastornato Masiello per D'Alessandro, Gasperini prova a stravolgere il sistema di gioco senza fortuna, visto che dopo dieci minuti la discesa di Isla propizia il 2-0 di Marco Sau, rete che chiude definitivamente la partita. Il ritmo rallenta e le occasioni latitano, con Rafael che non corre più alcun tipo di pericolo. Il 3-0 giunge su calcio di punizione e vale la doppietta personale per un Borriellone che non era così in forma da Ibiza duemilacinque: barriera penetrata, Berisha tradito riesce solo a toccare. Dopo il 4-0 sfiorato dalla ditta Bittante-Munari (manca di un soffio l'aggancio il sosia di Wolverine ex Watford), Fabbri decreta la fine.