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LA ROMA - "Lottare per la Champions con la Roma, una squadra che ha vissuto sul podio del campionato, vuol dire tutto sommato che il lavoro che stiamo facendo è quello corretto e che permette di andare a misurarsi con queste squadre che ci hanno messo in difficoltà negli ultimi anni". 

IL CALENDARIO - "Dobbiamo andare a fare delle prestazioni importanti, si è visto anche in questo campionato e in quello precedente, si rischia di andare a lasciare dei punti per strada che possono essere determinanti se non l'affronti con quell'autorità e maturità che abbiamo detto più volte nelle ultime partite. Se non ci metti poi tutta quella garra che ci vuole, che ti serve per sviluppare il tuo gioco... ci vogliono tante componenti, ma l'Inter le ha a disposizione". 

MATCH POINT - "Sicuramente trovarsi a sei giornate dalla fine a lottare contro una squadra di valore come la Roma significa aver ridotto quel gap di differenza con quelle squadre, perchè poi in riferimento nostro sono soprattutto Napoli e Roma, quelle che negli ultimi anni hanno occupato in maniera stabile il podio, per noi è un momento importantissimo. Ci arriviamo, come dicevo prima, con la corda tirata al punto giusto. Di conseguenza la andiamo a pizzicare volentieri questa corda, perchè ogni volta che lo facciamo emette un buon suono, per cui si va a giocare volentieri questa partita così importante". 

LE AVVERSARIE EUROPEE - "Non mi interessa essere valutato dalle sconfitte degli altri. Mi interessa che ci siano valutazione obiettive su quello che è stato il nostro cammino, il nostro lavoro. Quando ti giochi le qualificazioni per il turno successivo deve essere tutto a posto, o per lo meno il 90% delle cose, come è successo al Napoli che forse non ci è arrivata nel momento giusto o come alla Juve con qualche infortunato che poteva fare la differenza. Come del resto è successo a noi contro l'Eintracht, perchè quella partita lì non mi crea nessun imbarazzo essere uscito per quello che è stato il momento e le difficoltà di quel momento di quando l'abbiamo affrontata. Purtroppo poteva succedere. Il fatto di dover giocare queste partite qui purtroppo non essendo messi benissimo, poi ti traina dentro anche le partite successive che ti mettono a rischio il campionato, non è solo l'uscita. Perchè quei calciatori che hai, a livello muscolare  e mentale, in un momento particolarmente difficile, poi a quella successiva ci arrivi con le stesse difficoltà e il carico del risultato negativo. Che siano riusciti, i nostri professionisti, a rimettere in carreggiata la macchina e viaggiare a pieni regimi è stato un passaggio di sintomo di serietà e professionalità". 

SENZA BORJA E BROZOVIC - "Non è esattissimo, Borja Valero c'è, Brozovic lo valuteremo anche se diventa difficilissimo però gli ultimi due tre allenamenti li ha fatti, in maniera differenziata ma li ha fatti. Ci sarà da valutare se mettere a rischio ma non vogliamo mettere a rischio perchè è troppo alto. Così, di getto il mio pensiero è questo, poi c'ho da entrare lì dentro con i miei collaboratori che sono tutti professionisti. Penso sia difficilissimo, mentre Borja c'è. Ma abbiamo fatto buone gare anche senza tutti e due e abbiamo giocato con Gagliardini e Vecino che si sono divisi il compito di inserimento e costruzione bassa e lo hanno fatto bene. Joao Mario è in un momento giusto, non è da escludere che si possa pensare anche a Joao Mario basso perchè lo sa fare quel ruolo lì, ma Borja Valero c'è". 

COSA MI VIENE IN MENTE QUANDO PENSO ALLA ROMA - "Una partita da cui posso portare tre punti a casa, fondamentali per la classifica. Poi c'è il ricordo di stagioni fatte sulla panchina della Roma, tutte in maniera molto sentita, vissuta, perchè a me piace far così. E che sono un bellissimo ricordo, per cui io tiro sempre una riga giorno dopo giorno per non essere poi invogliato dal girare e tornare indietro e andare sempre avanti, però è chiaro che è una bella cosa che ho alle spalle e che non dimenticherò mai. Ritroverò tante persone che conosco e le risaluterò tutte". 

LAUTARO MARTINEZ O ICARDI? - "Domanda difficile dire chi gioca oggi. Vanno fatte valutazioni e poi stanno bene tutti e due, la scelta verrà fatta in maniera coerente ma sarà una scelta difficile perchè tutti e due meriterebbero di giocare". 

TOTTI - "Mi rimane difficile andare in casa d'altri e dare dei consigli, per cui alla Roma sanno come fare, Totti sa come fare, preferisco non entrarci dentro perchè il mio ruolo ora è un altro, loro comunque rimarranno una delle società forti qualsiasi cosa faranno, io non so neanche quello che è stato o quelli che sono i discorsi alla domanda che mi hai fatto in questo momento qui". 

DZEKO - "Oggi si parla dei nostri, Dzeko dobbiamo affrontarlo è un avversario temibilissimo. In quel ruolo abbiamo Lautaro e Icardi che stanno facendo tutti e due bene, Keita quando è stato chiamato ha fatto il suo lavoro in maniera corretta. E quello che riguarda il mercato dovete chiedere ad Ausilio che è lui che è addetto a questi argomenti". 

PERISIC - "Mi aspetto tanto da molti dei miei calciatori in questo campionato qui, perchè man mano che le giornate vanno a diminuire i risultati sono ancora più importanti, ed essere concentrati, maturi, anche quel pezzettino in più può fare la differenza per portare a casa una vittoria determinante. Ci deve essere una considerazione corretta del momento che stiamo attraversando e l'importanza di queste partite qui. Essendo un calciatore esperto, di livello internazionale saprà collocarla nel posto giusto dentro la sua testa oltre che dentro i suoi muscoli". 

AJAX MODELLO - "Non è una partita, è una partita. L'Ajax sta esibendo, qui si aprirebbe poi una possibilità di andare a parlare di calcio, cosa che non è molto diffusa in conferenza stampa, dovresti trovare un altro luogo, in conferenza stampa si parla di altre cose (ride, ndr). L'Ajax sta facendo delle buone partite, intanto è in testa insieme al Psv, col Psv ha perso per 3-0, ci sono delle componenti poi che noi abbiamo pareggiato e abbiamo fallito... aggrovigliamenti che poi bisognerebbe smatassare. Ma l'Ajax nel nostro campionato diventa difficile da comporre, perchè poi tra il dire si vuol vincere e il farlo ci sono tutti quei componenti, contenuti, tutta quella serie di cose che vanno dette, provate sul campo... e poi ci vuole una strada credibile per i calciatori, bisogna andargli davanti, dirgli delle cose tutti i giorni. non è far giocare quello o questo, e si va in campo e si prova, non è non va passata la palla al portiere. Non va passata la palla al portiere cosa... perchè si dice si deve parare. Ci sono i più grandi club a livello europeo che se il portiere non sa giocare con i piedi non ci si avvicinano neanche. E noi continuiamo a dire che la costruzione bassa è un danno, che cosa si fa? Quelli non fanno solo torello e partitina, ma che professionista sei se non hai una strada tua da seguire? e vai ad affidarti alla casaulità... e che passionalità hai? Qual è la strada che vuoi seguire e tentare di stimolare nei calciatori? Loro hanno una cultura a livello di nazione, di club. Dove poi si va a giocare per portare a casa un disegno costruito precedentemente, perchè è un modo di lavorare".