Non accenna a placarsi la lite tra Allegri e Lele Adani. I due hanno litigato al termine della partita pareggiata dalla Juventus contro l'Inter con i toni che si sono accesi ed il tecnico bianconero che ha abbandonato l'intervista. Ieri lo stesso Allegri ha affondato il colpo durante la trasmissione "Che tempo che fa" dichiarando: "Non accetto critiche da chi non è ferrato". Dura la replica del noto opinionista Sky ai microfoni di Radio Deejay, ecco le sue parole: "Con l’allenatore della Juve l’argomento non poteva essere soltanto il pareggio con l’Inter per 1-1, ma doveva essere un argomento un po’ più profondo da trattare, come la partita con l’Ajax e il cammino in Champions. Se uno parte in un modo e parlando da solo finisce quasi a blaterare, la colpa non è di nessuno ma devi saper avere un argomento e un contraddittorio adeguato, poi puoi spostarlo dove meglio credi. Quando esci da una doppia partita come con l’Ajax e gli argomenti sono che nella gara d’andata dovevi far ammonire i centrali e prendere il rigore, poi dire al ritorno che le grandi partite le vincono i grandi giocatori quando l’Ajax ha un decimo della tua forza, non mi sembrano tanto argomenti per giustificare il tuo cammino”.

LA REPLICA - "Non è detto che un analista come me debba fare per forza l’allenatore perché io ho scelto un altro percorso, un allenatore invece deve essere un grande analista. E alla Juventus non è chiesto di vincere il campionato, non prende Ronaldo per battere il Chievo, ma per imporsi in Europa. Allegri è stato molto maleducato ma ci mancherebbe che non lo salutassi. Sicuramente è stato scortese, maleducato e anche arrogante. Ma soprattutto dicendo che non posso parlare perché non ho vinto scudetti manca di rispetto a tutti quanti, anche a chi paga gli abbonamenti e tifa. Puoi ovviamente avere opinioni diverse, ma finire la conversazione togliendosi il microfono… È la seconda volta con me. Io non ho interesse ad argomentare per Allegri, io lo faccio per la gente, e lui finisce togliendosi il microfono”.